Dopo la recente manifestazione contro l’eliminazione dei residenti in favore della trasformazione della città in polo alberghiero, approvata, su proposta del presidente del Veneto, Giancarlo Galan, la nuova delibera della Giunta Regionale sul turismo, approntata dall’ex assessore (ora ministro) Luca Zaia.
Il testo, che aveva sollevato critiche e proteste alla sua presentazione tre mesi fa, è stato approvato senza modificarne una virgola.
Le possibilità di mercimonio di città e appartamenti in virtù del profitto turistico sono, a dir poco, inconcepibili per chi si batte per evitare che la città diventi un “parco divertimenti” che apre la mattina (magari con gestori che arrivano da Mestre, altrimenti non si spiega il sovraffollamento delle corse del mattino da Piazzale Roma considerato il depauperamento di enti e uffici pubblici dalla città ) e chiude la sera.
Insomma, continua il trend politico che, probabilmente, prevede lo svuotamento dalla città dei suoi abitanti, quella stessa tendenza responsabile negli anni del fatto che quando camminiamo (quando possibile) ci fa incontrare solo indigeni a prevalenza ottuagenaria.
Nel dettaglio, ecco alcuni degli articoli che si piazzano ora come antagonisti delle tradizioni e della cultura appartenuti e appartenenti alla popolazione nativa che compone il tessuto sociale ora, definitivamente, a forte rischio:
– sanatoria per quanti in questi anni hanno creato affittacamere abusivi, trasformando le abitazioni in hotel;
– alberghi e affittacamere potranno avere anche più dipendenze, purchè all’interno del medesimo sestiere;
(un esempio? Un albergo o un affittacamere sito nei pressi dei “Tre Archi” potrà avere tutte le camere che vuole fino a S.Apostoli, o Fondamente Nove;
– gli affittacamere potranno disporre di alloggi fino a 18 camere.
Articolo pubblicato il 29 Mag 2008 alle 10:18