Allarmi ripetuti questa mattina alla metro di Roma.
Nell’area attorno la stazione della metro Lepanto, è stata eseguita un’evacuazione totale per un pacco sospetto. “Durante il servizio di vigilanza i militari hanno trovato un pacco sospetto e abbandonato. Abbiamo avvertito le forze dell’ordine e queste sono intervenute”, spiega il tenente colonnello Gianluca Caselli.
Nonostante l’allarme bomba si sia rivelato, alla fine, inesistente, diversi, tra romani e turisti, hanno deciso di prendere l’autobus.
Alla fine il contenuto si è rivelato essere un pezzo di un narghilè, strumento orientale per fumare, nel sacchetto dell’immondizia abbandonato che per primo questa mattina ha fatto scattare un allarme bomba alla stazione Lepanto della linea A della metropolitana di Roma.
E’ quanto si è appreso dalla questura.
All’abbandono della parte di narghilè nella busta non viene attribuito dagli investigatori alcun significato simbolico in relazione all’allerta terrorismo dopo gli attentati di Parigi.
Più tardi, nuovo intervento delle forze di polizia ancora alla metro di Roma.
Questa volta nella metropolitana della linea C, alla stazione di Torre Gaia, in periferia, per la presenza di due contenitori sospetti dalla forma di borse frigo.
Sul posto si sono recati gli artificieri ed è stato interrotto il tratto tra le stazioni di Torrenova e Grotte Celoni. L’Atac ha predisposto bus sostitutivi.
Un altro pacco sospetto è stato trovato dentro ad un treno della metro di Roma. L’allarme è scattato in un vagone alla stazione Cornelia della linea A.
In seguito al ritrovamento è stato chiuso un tratto di linea.
Nel frattempo si è avuta la conferma che era un falso allarme quello alla stazione Torre Gaia delle linea C della metropolitana di Roma: una bambina aveva dimenticato due borse frigo sulla banchina, secondo quanto si apprende dai carabinieri, intervenuti sul
posto. L’intera linea C della metro è stata quindi riattivata.