Le ragazze italiane rapite in Siria sarebbero state portate via da una banda di criminali comuni che poi potrebbero cercare di rivenderle a gruppi più organizzato a fini estorsivi.
Questa la paura di chi dovrà ora negoziare il rilascio di Vanessa Marzullo, 21 anni di Brembate, e Greta Ramelli, 20 anni di Gavirate.
Le due ragazze italiane rapite in Siria sono volontarie cooperanti di cui non si sa più nulla dalla notte tra il 31 luglio e il primo agosto. Le due ragazze sono state caricate su un furgone da una decina di uomini armati che hanno fatto irruzione verso le 4 del mattino nell’appartamento situato vicino a Idlib, nella zona di Aleppo, dove erano arrivate con due guide appena tre giorni prima.
Ad oggi non è arrivata alcuna richiesta nè rivendicazione, ma questo potrebbe far parte della strategia per riscuotere facendo maggiore leva sulle emozioni e sul carico psicologico che aumenta non avendo notizia delle due ragazze.
Vanessa Marzullo e Greta Ramelli erano entrate in Siria attraverso la Turchia circa dieci giorni fa per portare avanti il progetto Horryaty, iniziativa di solidarietà con la popolazione siriana che hanno fondato con Roberto Andervill.
Redazione
[07/08/2014]
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