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Unesco all’oscuro: Marghera cancellata, blocco alberghi: basta la deroga, veneziani sempre meno e in condizioni invivibili

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Unesco all'oscuro: Marghera cancellata, blocco alberghi: basta la deroga, veneziani sempre meno e in condizioni invivibili
Unesco tenuta all’oscuro della reale situazione di Venezia, e si tratta di un’ignoranza colpevolmente consapevole. Questo il pensiero di Italia Nostra che accusa: “Carte nascoste, hanno salutato volentieri la soluzione Marghera per le Grandi Navi, ma non sanno neanche che l’opzione Marghera per le Grandi Navi da crociera non esiste più”.
L’organismo mondiale per i siti in pericolo si sta quindi avviando alla convention annuale senza avere notizie aggiornate sulla città.
Ad esempio: “I due provvedimenti annunciati come fondamentali per “gestire” il turismo nel Report del sindaco (i tornelli e lo spostamento dei lancioni lontano da San Marco) sono stati già revocati…”.
“La delibera “blocca alberghi” ? Si può superare con una deroga concessa dalla Giunta comunale… ed ora sono in arrivo altri mille posti letto con i nuovi mega-alberghi di Mestre mentre Venezia perde 800 abitanti l’anno”.
“Tutti chiudono gli occhi – è il pensiero di Italia Nostra – sulle reali minacce alla città che è realmente a rischio”

Qui sotto la denuncia integrale di Italia Nostra.

La Draft Decision 43.COM/7B, cioè la bozza di decisione preparata da Whc e Icomos per la convenzione annuale dell’Unesco «Concerning The Protection Of The World Cultural And Natural Heritage» che si terrà nel prossimo mese di luglio a Baku, lascia stupefatti, essendo anche in contraddizione con precedenti decisioni dello stesso Organismo mondiale. Un altro anno di proroga, un altro Report richiesto allo State Party, «in vista di considerare l’iscrizione del sito nella Lista dei siti in pericolo».

Pur avendo richiesto allo Stato – con la Decision 40 COM 7B.52 e la Decision 41 COM.7B.48 del World Heritage Committee – «un documento legale che introduca la proibizione alle più grandi navi anche commerciali di entrare in Laguna» ora rinnegano la posizione assunta. La Draft Decision, che verosimilmente verrà approvata a Baku, «saluta il percorso alternativo identificato per la riallocazione della navi di tonnellaggio superiore a 40.0000 a Marghera», in Laguna dunque, fra l’altro costituendo uno schiaffo al Ministro italiano delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli che ipotizza altri siti.

Whc e Icomos, infatti, non si rendono conto che l’“opzione croceristica a Marghera” non esiste più! Che il governo attuale l’ha cancellata; che il Comune ha omesso di informare l’Unesco di ciò; che il Comune ha omesso di riferire che il governo sta analizzando 14 progetti sulla croceristica, fra i quali Marghera non c’è! E questo iter procedurale è iniziato il 13 novembre, un mese prima della consegna del Report del sindaco all’Unesco (e dunque il Comune non poteva non sapere).

Whc e Icomos non sono informati che i due provvedimenti annunciati come fondamentali per “gestire” il turismo nel Report del sindaco (i tornelli e lo spostamento dei lancioni lontano da San Marco) sono stati già revocati.

Ignorano tranquillamente che la delibera “blocca alberghi” concerne una piccola parte del territorio comunale (non Mestre, né Marghera, né la Terraferma, né il Lido, né Pellestrina, né Murano, né la Giudecca, né Sant’Erasmo, etc. etc.) e comunque si può superare con una deroga concessa dalla Giunta comunale.

Ignorano la condizione di vita dei pochi abitanti superstiti. Ignorano la quantità (10.000?) di nuovi posti letto turistici a Mestre, ignorano che Venezia perde ca. 800 abitanti all’anno.

Ignorano che il Report, che deve essere obbligatoriamente preparato dallo Stato in collaborazione con tutte le amministrazioni coinvolte nel sito, è stato scritto dal solo staff del Comune, escludendo il sindaco di Chioggia (seconda città della Laguna), che non solo non è stato coinvolto ma nemmeno era mai riuscito a leggerlo prima della consegna.

Ignorano che non è stato mai discusso né tantomeno approvato nel Comitato di Pilotaggio e in Consiglio Comunale e che ne siamo venuti in possesso solo dopo un accesso agli atti fatto da Italia Nostra!

Ignorano tranquillamente i numerosissimi studi scientifici che informano senza possibilità di errore che mantenere le navi di grande tonnellaggio in Laguna significa condannare la sua morfologia (sopravvissuta 6000 anni) alla sparizione per erosione.

Ed era stato proprio l’Unesco a considerare la tutela delle barene importante al pari della tutela di palazzi e chiese della città, nel suo V “Criterion” di iscrizione del sito!

Unesco e il Whc si preparano ad adottare la decisione all’oscuro di importanti progetti di grande impatto sul sito, come il deposito Gpl di Chioggia o il marginamento del Canale Malamocco-Marghera, nonostante rilevino con preoccupazione la mancanza di comunicazioni regolari del Governo italiano con il Centro del patrimonio mondiale e gli organismi consultivi.

Preferiscono chiudere gli occhi, in questo modo contraddicendo il loro compito fondamentale: la tutela e la salvaguardia del patrimonio mondiale.

Il consiglio direttivo della Sezione di Venezia di Italia Nostra

(foto: Enzo Pedrocco)

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