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Ulss 3, impennata di positivi tra fine dicembre e inizio gennaio. Dal Ben: «Rispettare le quarantene»

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«Il vaccino non basterà, servono i comportamenti contro i contagi». Procede, anche nell’azienda Ulss 3, la campagna di vaccinazione contro il Covid con le dosi settimanalmente disponibili da Pfizer Biontech, poco meno di 5.000 per 4 settimane, al momento. A illustrare la situazione è il direttore generale, Giuseppe Dal Ben. «Abbiamo iniziato la vaccinazione con le 110 dosi il 28 dicembre, stiamo sviluppando un programma in tutti gli ospedali pubblici e privati e le case riposo (operatori ed ospiti). Si registra un alto livello di adesione e ad oggi siamo attorno alle mille unità di vaccinazione somministrate». Il vaccino è la novità che dà speranza per il 2021 contro il Covid, di fronte a un cammino ancora in salita ovunque. Sono tornati ad aumentare contagi e decessi in tutto il Paese. Nell’ultima settimana anche il territorio dell’Ulss 3 ha avuto un’impennata nel numero dei positivi. Il numero complessivo dei deceduti è di 943 da inizio pandemia in Ulss 3 (di cui circa 700 registrati negli ospedali), ha detto il direttore nella presentazione dei dati. Quanto alla percentuale dei ricoveri Covid sui ricoveri complessivi: è del 5% circa sull’anno 2020 (2751 ricoveri Covid su 55.773 ricoveri) e del 21% nel mese di dicembre (813 ricoveri Covid su 3957 ricoveri complessivi).

Quanto incide il contagio in Ulss 3

«La situazione contagi preoccupa», ha commentato Dal Ben. Negli ultimi giorni di dicembre e i primi due di gennaio, sono oltre 500 i contagi in Ulss 3; 532 il 28 dicembre, 509 quelli del 29 dicembre, 574 il 31, 544 i positivi del primo gennaio e 502 quelli delle ultime 24 ore (che si riferiscono ai tamponi). Su circa 30 mila tamponi rapidi e molecolari fatti ogni settimana, in questa Ulss, risultano positive circa 9 persone su 100. Il 7 per cento dei casi positivi entra all’ospedale in Ulss 3. I contagi sono circa 142 ogni diecimila verificati, mentre in regione i contagiati che risultano dai tamponi sono attorno ai 190 ogni diecimila. «La situazione deve migliorare attraverso il comportamento dei singoli – ha ribadito il direttore – Molte persone sono rimaste a casa e le ringraziamo. Ma molte altre no, ogni tanto si sente dire che non vengono rispettate le quarantene, cosa che verificheremo con l’ausilio delle forze dell’ordine. Poi non spetta a me dire quali misure adottare per contenere il diffondersi del virus. Io ho presentato la situazione sanitaria, sulla quale si può basare chi deve decidere, per affrontare la situazione», ha detto chiaramente il direttore, anche riferendosi alla riapertura delle scuole con il 50% degli alunni delle superiori in presenza, così come il ministero della Salute finora avrebbe stabilito.

In base ai dati del ministero dell’Interno, dipartimento della pubblica sicurezza, i controlli effettuati nei giorni 31 dicembre e primo gennaio in provincia di Venezia hanno dato esito pari a zero fra i denunciati per inosservanza del divieto di mobilità dalla propria abitazione o dimora, per quarantena, in quanto risultati positivi al virus. Il monitoraggio delle forze dell’ordine ha riguardato 378 persone il 31 dicembre e 237 il primo gennaio, sempre in ambito provinciale.

La vaccinazione

Quanto alla vaccinazione, in Ulss 3 si conta di superare tutta la prima fascia degli interessati il 13 gennaio, per poi passare alla seconda tranche dei maggiormente esposti al rischio d’infezione: i lavoratori dei servizi pubblici come le forze dell’ordine. «Anche in questo caso, si cercherà di andare più in prossimità possibile delle persone, come quando sarà il turno della popolazione e il vaccino sarà somministrato ad esempio sfruttando i punti tampone territoriali, il piano è in fase di svolgimento», ha precisato il direttore. Sono già iniziate, contemporaneamente agli ospedali, le case di riposo. Per il 4 gennaio si aspetta la seconda fornitura in Ulss 3. «Dopo il 21esimo giorno cominceremo il richiamo. Stanno arrivando anche i vaccini Moderna e Astrazeneca», o almeno così ci si augura, ha sottolineato il direttore. Nessuna reazione allergica si è manifestata in questa prima tornata.

I dati sui ricoveri Ulss 3

«Vedremo l’effetto delle giornate con le misure di restrizione applicate, nei prossimi giorni – ha continuato Dal Ben – Dobbiamo insistere sulla necessità di un comportamento di responsabilità». Sono ad oggi 436 le persone ricoverate negli ospedali Ulss 3, 382 in reparto e 54 in terapia intensiva. I ricoverati a Mestre sono 85, 69 in area non critica e 16 in terapia intensiva, 69 a Venezia: 61 non critica e 8 terapie intensive, 141 a Dolo: 212 e 20; 19 a Mirano, 14 e 5; 32 a Chioggia: 27 e 5; al Policlinico San Marco 22 persone; a Villa Salus 67 persone. «L’andamento è a denti di sega, con alti e bassi – ha precisato il direttore – Stiamo evidenziando un minimo calo dei ricoverati ma i dati non sono stabili. Le terapie intensive Covid sono 54 in tutta l’azienda su 96 posti attivi. Altri 23 posti son occupati per altri motivi (non Covid), possiamo arrivare ai 101 della prima fase e ai 114 come successivo step se si dovesse appesantire la situazione». In questo mese sono entrate all’ospedale, nel territorio dell’azienda, circa 29 persone al giorno. Il dato annuale dei ricoveri Ulss 3 è di 55.773 ricoveri totali, per Covid sono 2571 (il 21% di questi tutti a dicembre). Nella prima fase il più interessato è stato il mese di marzo con 420 ricoveri per Covid; a settembre 109, a ottobre 341, a novembre 696, 813 a dicembre. Più di 12 mila persone sono attualmente in isolamento. L’età media è di 49 anni, a marzo era di 61 anni. I ricoveri (non Covid) sono scesi del 16% rispetto all’anno precedente (2019), un calo che ha interessato tutti gli ospedali e in particolare Dolo che è Covid hospital.


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Le altre attività ospedaliere

Sono scesi gli interventi chirurgici, sono diminuite le attività di laboratorio, di ambulatorio, le attività dei Pronto soccorso e sono scese anche le nascite in tutti gli ospedali dell’Ulss 3, eccezion fatta per Mirano (+10%) dove, contemporaneamente alla chiusura del punto nascite di Dolo, sono aumentati i parti, e Mestre dove all’Angelo le nascite nel 2020 sono aumentate di un punto e mezzo per cento. Venezia ha mantenuto il suo andamento uguale al 2019: in tutto circa 4000 nascite in un anno.

Case di riposo

Al primo novembre sono stati registrati 126 ospiti positivi nelle case di riposo del territorio Ulss 3, al 12 dicembre sono saliti a 494, ora siamo a 298 ospiti positivi nelle rsa. Gli operatori erano 64 al primo novembre e al 13 dicembre 248. Ora siamo a 196 operatori positivi.

Scuole

Dall’inizio della pandemia sono state 1187 le classi interessate dal Covid nell’Ulss 3,
ora sono 30. I positivi tra alunni e docenti sono stati 1431, attualmente sono 37 i contagi tra alunni e docenti. Queste positività hanno generato 7365 quarantene, che attualmente sono 301. Nelle scuole sono stati fatti finora 23 mila tamponi. Le classi scolastiche interessate dal contagio da coronavirus sono ad oggi: 8 primarie, 9 primarie di primo grado
e 4 di secondo grado.

Aziende

Dopo il rientro del focolaio di Covid che ha riguardato 585 persone, fra i lavoratori diretti e delle ditte in appalto in Fincantieri a Porto Marghera, del totale dei 2316 lavoratori contagiati al primo luglio 2020, oggi Ulss 3 monitora attraverso gli Spisal (Servizio per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro), 1155 ditte, distribuite in tutto il territorio dell’Ulss 3.

Le Usca

Le attività di queste unità assistenziali a domicilio è la novità del 2020, «è maturata e sta facendo compiere importanti riflessioni in merito all’integrazione fra ospedale e il territorio – ha concluso Dal Ben – Si tratta di giovani medici, uomini e donne, che si sono distinti per generosità, disponibilità e flessibilità. Il ruolo è quello delle visite a domicilio, affiancando i medici di medicina generale o i pediatri, e vengono attivati dal medico in caso di sintomi Covid per un primo quadro della situazione clinica dell’utente e per un accompagnamento nel periodo dell’eventuale contagio, con l’effettuazione di tampone e la misurazione dei parametri. Le Usca nel territorio sono 12, 63 medici attivi per 368 ore di lavoro in media al giorno. Se dovessimo quantificare, è come avere 31 medici in più in corsia per 12 ore al giorno. Dal primo dicembre hanno seguito, in Ulss 3, 2152 pazienti Covid in un mese». Importante anche lo sviluppo della telemedicina con 1100 professionisti del sistema di cure domiciliari che sono aumentate in questi mesi.

Antonella Gasparini

 

 

 

 

 

 

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