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Si ‘rompono le acque’ per strada: a Cannaregio l’intervento più tempestivo mai visto

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coronavirus a venezia colpiti operatori suem

Una bella storia a lieto fine nel centro storico veneziano.

L’episodio è accaduto un paio di giorni fa a Venezia: sono da poco trascorse le 13 quando una giovane donna, di 26 anni, pare sentirsi male per strada, nel sestiere di Cannaregio.

Chi in quel momento attraversa la strada si ferma a soccorrere la giovane per quello che, almeno all’apparenza, sembra un semplice malessere dovuto al caldo oppure ad un affaticamento. Fin da subito sono infatti chiare ai presenti le condizioni della donna che si trova in dolce attesa, e Venezia con i suoi ponti e le sue distanze non è semplice da girare.

La situazione però è più complicata del previsto e appena i presenti si avvicinano comprendono il motivo del malessere e l’urgente bisogno di assistenza: la futura mamma sta per partorire da lì a momenti, è in fase di travaglio e le si sono rotte le acque.

Qualche momento di incertezza tra i presenti su come meglio agire – oltre alla chiamata ai soccorsi – ma la fortuna ha voluto che, proprio in quel momento passasse un’idroambulanza dell’ospedale Civile di Venezia che doveva raggiungere la zona di Piazzale Roma per un servizio programmato.

I presenti, avvistata l’ambulanza, sono corsi sulla riva e hanno iniziato a sbracciarsi e gridare per richiamare l’attenzione degli operatori che si sono subito avvicinati alla fondamenta.

Mai intervento fu più tempestivo: quando i soccorritori sono arrivati sul posto, la donna aveva già iniziato il travaglio ed era pronta a partorire, con tanto di contrazioni in strada.

Una volta stabilizzata la ventiseienne, è iniziata la corsa verso l’ospedale con gli infermieri che, dopo le domande di rito sulle condizioni di salute, avvisano via radio il pronto soccorso e la sala parto dell’arrivo della ‘gravidanza a termine’ (cioè quella il cui parto avviene tra le 37 e le 41 settimane).

Vista la situazione d’urgenza, all’arrivo però gli operatori decidono di saltare il passaggio al pronto soccorso e, una volta ormeggiata la barca, si dirigono subito al padiglione Jona e alla sala parto in gran fretta, spingendo la donna sulla portantina e rassicurandola.

Così, mentre l’ospedale si attivava per informare che l’appuntamento concordato di Piazzale Roma avrebbe subito un ritardo per ‘cause di forza maggiore’, in sala parto si concludeva il lieto evento.

Tutto è bene ciò che finisce bene. Con una famiglia che festeggia la nascita e gli operatori che ricevono considerazioni e ringraziamenti sull’operato e l’ottima organizzazione. E con la città che festeggia l’arrivo di un nuovo residente veneziano, un nascituro di circa 3 chili a cui tutti augurano tanta fortuna e un futuro radioso.

Giorgia Pradolin

(foto da archivio)

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