Ospedale Civile di Venezia: ancora motivi di perplessità sui lavori eseguiti nella parte restaurata con grande gusto e finezza estetica quasi artistica. Si tratta della parte iniziale dell’ospedale, curiosamente quella già svuotata completamente da reparti e servizi.
Spesso però l’estetica non si sposa con la praticità. E’ successo infatti che con l’acqua alta si siano alzati i quadrati di vetro che costituiscono la pavimentazione vicino alla cavana, cioè proprio quella, provenendo dall’ingresso principale dell’Ospedale, restaurata con grande pregio e scelte estetiche probabilmente anche costose.
Il pericolo per pazienti e utenti, riferisce la testimonianza, è stato tutt’altro che trascurabile. E occorre dire che non è la prima volta che la scelta dell’Ulss 3 Serenissima finisce in discussione: una pavimentazione in vetrata (sia pur bellissima con luci e faretti sottostanti) forse potrebbe non essere stata l’opzione migliore nei casi di pioggia e tratti scivolosi sia per chi cammina, sia per chi è costretto ad una sedia a rotelle, per esempio (Calatrava insegna). Non bisogna dimenticare che si tratta dell’interno di un ospedale e il fruitore medio non è proprio il giovane forte e sano.
Oggi la segnalazione dei quadrati di vetro che si alzano con l’acqua alta, scivolando pericolosamente trasportati in altri parti della pavimentazione con pericolo d’inciampo, lasciando aperta la “buca” nella parte che resta scoperta.
La zona è stata comunque prontamente delimitata dal nastro dall’Azienda ed è stato subito posizionato un cartello: “Attenzione pavimento bagnato”, ma indubbiamente c’è da rimanere perplessi.