Non c’è solo il dissenso di Matteo Renzi contro la ventilata proposta di amnistia – indulto del Capo dello Stato, peraltro dissenso espresso senza mezzi termini di mediazione («qualche volta si può dire anche di no a Napolitano»).
La proposta presidenziale è finita sotto attacco del Movimento 5 Stelle, nonostante il Movimento mostrasse un momento di difficoltà per presunte divisioni interne, con minaccia di messa in stato d’accusa.
Napolitano ha commentato di non voler replicare. Il presidente le ritiene ridicolaggini, come quando sente sentenziare da qualcuno che lui avrebbe fatto «un intervento a gamba tesa» sul Parlamento, senza conoscere il penultimo comma dell’articolo 87 della Costituzione, dove il messaggio alle Camere è configurato come un potere formale del presidente della Repubblica e di sicuro chi lo abbia letto non può azzardare ipotesi di una «gamba tesa»…
Il pensiero di Napolitano si potrebbe riassumere così: benissimo, mettano in moto il procedimento, se sanno come lo si mette in moto e come è regolato, poi il Parlamento deciderà.
Paolo Pradolin
[14/10/2013]
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