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Murano (ma non solo) : i “conflitti” con Actv. E all’orizzonte lo sciopero di 24 ore

La situazione dei mezzi pubblici Actv è molto agitata: passeggeri inferociti alla fermata di Murano Colonna, proteste alle fermate della Giudecca sempre per ritardi e corse saltate, dipendenti pronti a nuove battaglie per il rispetto dei loro diritti ed è in arrivo il sesto sciopero dall'inizio dell'anno, questa volta di 24 ore.

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Murano (ma non solo) e Actv : corse saltate, ritardi, litigate furibonde, personale che si giustifica (“Non è colpa nostra…”), passeggeri che non intendono sentire ragioni, vertenze: la situazione è sempre più critica. Che cosa sta accadendo?
I veneziani che devono andare al lavoro, che soffrono di corse saltate o limitate o in ritardo dei mezzi pubblici, assistono sempre di più a conflitti accesi, come quello accaduto due giorni fa a Murano, alla fermata Colonna, a causa di un motoscafo che aveva raggiunto il massimo della capienza di passeggeri trasportabili per le norme sanitarie che riducono la capacità al 50% e non ha proseguito il suo giro, rispettando secondo il capitano e il marinaio, i termini di legge. Solo che se la corsa prima e quelle dopo non sono certe, non è semplice scendere.
La risposta è stata immediata e la tensione ha provocato comportamenti molto veementi dei passeggeri.
Lo scontro, in quell’occasione, oltre che verbale, ha registrato atteggiamenti minacciosi, manate e pugni sulla cabina di pilotaggio, offese e comportamenti irrazionali, tanto da costringere l’equipaggio successivamente alle cure mediche e alla conseguente denuncia.

Il problema è complesso e articolato. I pendolari e chi abita nelle isole (non dimenticando la popolosa Giudecca) possono far conto solo del trasporto pubblico, che negli ultimi tempi è soggetto a ritardi e non dà più quelle garanzie di affidabilità necessarie a chi deve andare a lavorare o sottoporsi a una visita medica.
In tempi di sacrifici e di scarsi introiti a causa del calo significativo del turismo, attività predominante per l’economia della città e delle isole, l’Actv deve rispondere alle vertenze che i lavoratori con il sindacato da tempo attendono siano affrontate.
L’Azienda dal canto suo precisa che la contrattazione prosegue, ma per alcuni aspetti che riguardano lo sciopero Actv di 24 ore indetto per il primo giugno la Filt Cigl fa sapere che “ a livello nazionale c’è in discussione il rinnovo del contratto mentre a livello locale c’è la vertenza per il ritiro della disdetta di contrattazione di secondo livello.
I lavoratori sono esasperati e accusano l’Azienda d’inadempienza e di violazione dei loro diritti. L’azienda rimarca i problemi economici e il calo degli incassi, intanto i cittadini vorrebbero poter arrivare puntuali al lavoro.
Tutte esigenze sacrosante, dove tutti rivendicano ragione.

L’Assessore alla Mobilità Renato Boraso, invita ad abbassare i toni, ma i lavoratori insistono sia sul rispetto delle norme di sicurezza, sia sulle loro pressanti preoccupazioni che riguardano la decurtazione dello stipendio. Rimproverano all’Azienda di non riuscire a programmare adeguatamente gli interventi, di non saper gestire le risorse, di non saper rimediare ai tanti problemi che premono su tutta la categoria.

A criticare lo stato di cose e a evidenziare uno scontento generale, sono i lavoratori, ma anche i cittadini che vivono questo disagio di cui l’assessore Boraso per l’Amministrazione comunale prende atto, facendo appello al buonsenso: “Dobbiamo erogare un servizio e i lavoratori devono garantirlo”.

Gli stessi lavoratori però vogliono essere a loro volta garantiti, dopo mesi di sacrifici e di adattamento alle difficoltà non semplici che hanno dovuto affrontare.
Non ultimo e da non sottovalutare il clima difficile e l’esasperazione provocata dalla pandemia, elementi che aggravano uno stato di tensione generale.

Andreina Corso

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