Maltrattamenti alla moglie, continui e pesanti atti di prevaricazione e violenze all’interno delle mura domestiche anche davanti alla figlia della coppia, minore.
Le indagini dei Carabinieri di Mestre inviate all’Autorità Giudiziaria hanno portato all’apertura immediata del procedimento penale nei confronti dell’uomo, con l’ulteriore applicazione della misura cautelare che prescrive all’uomo l’abbandono dell’abitazione famigliare associato al divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna.
Era stata proprio la donna, dopo l’ennesimo atto di violenza e dopo aver sopportato i continui soprusi e le azioni di violenza e di minaccia nei suoi confronti, a rivolgersi ai Carabinieri, raccontando le violenze ricevute dal compagno.
L’ultimo episodio, culmine di una serie di soprusi, è stato quando l’uomo ha colpito violentemente la convivente spingendola violentemente a terra e contro i mobili dell’abitazione, cagionandole delle lesioni giudicate guaribili, dai sanitari, superiori ai 40 giorni. Fatti che sono stati vissuti come momenti di terrore, e che non si cancelleranno facilmente dalla mente, anche alla presenza della figlia minore, partecipe dei continui maltrattamenti subiti dalla madre.
I Carabinieri della Stazione di Mestre hanno eseguito oggi l’ordinanza applicativa nei confronti dell’uomo, cittadino rumeno, B.A.B. di anni 33, residente in Mestre, disposto dal G.I.P. del Tribunale di Venezia.
Il contrasto alla violenza di genere e l’ascolto delle vittime di atti persecutori rappresenta per i Carabinieri una priorità istituzionale contrastata con ogni risorsa e mezzo messo a disposizione dalla legge.