IL PRIMO GIORNALE ONLINE DI VENEZIA | ANNO XVIII

lunedì 25 Marzo 2024
13.4 C
Venezia

data pubblicazione:

ultimo aggiornamento:

LEGGI ANCHE:

HOME PAGELETTERE AL GIORNALEMareggiate a Jesolo (Ve) e l'annoso problema dell'erosione stagionale della sua spiaggia
Questa notizia si trova quiLETTERE AL GIORNALEMareggiate a Jesolo (Ve) e l'annoso problema dell'erosione stagionale della sua spiaggia

Mareggiate a Jesolo (Ve) e l’annoso problema dell’erosione stagionale della sua spiaggia

pubblicità

spiaggia jesolo mareggiata

Alle Autorità interessate per quanto di Loro competenza.

Regione Veneto, Jesolo (Ve) frazione Cortellazzo, anche quest’anno sono iniziati i lavori di ripristino della spiaggia erosa dalle mareggiate invernali.

Per alcuni mesi, montagne di sabbia verrà dragata dal mare e poi trasportata per mezzo di potenti mezzi lungo la battigia per ricostituire, in vista della nuova stagione estiva, ciò che il mare come un ladro, ineluttabilmente ogni inverno si riporta via.

Un lavoro immane, immagino costosissimo, e che pertanto deve anche essere un busines d’oro per coloro che si aggiudicano i lavori.

Ma la domanda a questo punto nasce spontanea, perchè anziché ricorrere a soluzioni quantomeno inadeguate nel tempo, non si affronta il problema dal punto di vista strutturale in prospettiva di una sua soluzione definitiva?

Orbene, per non saper né leggere né scrivere, da cittadino ignorante ma curioso quale sono, mi sono posto il problema, e la soluzione più semplice mi è apparsa quella di costruire semplicissimi moli frangiflutti in pietra così come avviene ovunque.

Opere banali ma che fatalmente in quel tratto di mare sono invece del tutto assenti. Come mai?

Ovvero disponendo di maggiori disponibilità finanziarie, predisporre la costruzione di una diga foranea (modello Chioggia) posta alla foce del Piave che smorzi il moto ondoso, e convogli le acque del Piave verso il mare aperto sopra tutto quando il fiume é in piena.

Struttura che potrebbe anche divenire meta di attrazione turistica per piacevoli passeggiate in direzione del mare aperto, così come avviene a Chioggia.

Non potendo fare di più nè meglio, affido queste mie riflessioni al buon senso e alle indubbie capacità di chi gestisce tale emergenza, nella speranza di essermi reso utile ad accendere in costoro un qualche dubbio sull’operato fin qui svolto.

Perchè come diceva il poeta filosofo, l’unica cosa di cui abbiamo certezza di sapere è quella di non sapere di aver fatto abbastanza il nostro dovere.

Cordialmente

Macor Giorgio Tullio
37142 Verona Vr

LEGGI TUTTO >>

RIPRODUZIONE VIETATA. SONO VIETATI ANCHE LA RIPRODUZIONE PARZIALE DI TITOLI, TESTI E FOTO ATTRAVERSO SISTEMI AUTOMATICI (CD AGGREGATORI) SU ALTRI SITI

Notizia interessante? Scrivi cosa ne pensi...

Scrivi qui la tua opinione
Il tuo nome o uno pseudonimo

notizie che hanno interessato i lettori

spot_img