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“La Venezia svenduta: uno, dieci, cento bar, bnb, uno attaccato all’altro…”. Lettere

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In risposta alla lettera: “Non è che chi va fuori non ami più Venezia, è lei che non c’è più”.

Rispondo alla Veneziana Doc. Non sono il Frank che ha risposto a Luca. Però devo dirti che hai ragione. Ho 75 anni e sono nato a Venezia e purtroppo ci sono ritornato dal Lido.
La Venezia che conoscevo la rimpiango tutti i giorni. Capisco che i tempi passano, ma ricordo quando gli abitanti erano da 100 a 150 mila. I turisti erano compatibili con la fragile città. Poi è stata svenduta: un bar, un ristorante, un bed&breakfast… uno attaccato all’altro.

Il Covid ha evidenziato tutto sto svendere la Città: una volta i locali vivevano con i veneziani, ora – notizie continue anche di questi giorni – ci sono locali che sono costretti a chiudere perché troppa concorrenza.

Su un giornale di oggi un piccolo locale del Gran Viale chiude perché oltre al rinnovo affitto esorbitante, si trova attorniato da nuovi locali così che la clientela si sparge e spalma. Se prima con 100 clienti c’erano 2 bar , adesso con 100 ce ne sono 10 o più in 100 mt.
È chiaro che non c’è da vivere per tutti così.

Vorrei anche toccare il penoso tema del ristoro per i poveri gondolieri proposto dal Miranese.
Perché poveri? Perché non guadagnano abbastanza per fare ricevute a fronte del servizio svolto? Lì sì si vedrebbe – in sede di dichiarazione reddituale – quanto poveri.
Chiudo pensando alla Venezia dei veneziani.

Frank
(lettera firmata)

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10 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. La Venezia che ho sempre amato e frequentato non esiste più, ora è diventata una Disneyland culturale e un centro commerciale per turisti. Ci venivo sempre meno e ora sono cinque anni che non vi torno e non desidero tornarvi, neppure per andare a teatro o alle mostre come ho sempre fatto: il buono che troverei sarebbe abbondantemente superato dal cattivo. Venezia è morta perché non ci sono più veneziani.

  2. Pienamente d’accordo,una volta quando andavo a pagare una bolletta trovavo almeno un paio di amici per strada. Ora a volte arrivo fino a Piazzale Roma senza vedere nessuno che conosco

  3. Condivido appieno quanto scritto da Frank, da veneziana residente non riconosco più la mia città, ad ogni due passi aprono negozietti di paccottiglia oltre a Osterie che di tipico non hanno nulla, e quanti locali trasformati in ristoranti ma chi concede tutte queste licenze? Il nostro Sindaco aveva assicurato che non avrebbe più dato permessi e invece…Da veneziana demoralizzata mi sento di dire che molta colpa è dei mie concittadini che in nome dei Schei hanno svenduto questa meravigliosa città

    • Mi sembra la diagnosi più giusta sull’attuale stato della città. Troppi locali con troppo pochi clienti , troppo tran tran di non veneziani che invadono, intasano, rendono non più godibile la città. Ci vuole veramente un consistente pedaggio che scoraggi il turismo “mordi e fuggi”.

  4. Condivido appieno quanto scritto da Frank, non riconosco più la città che ho sempre adorato in cui sono nata e dove ho scelto di vivere nonostante molte difficoltà. Ormai i negozietti di paccottiglia gestiti da extracomunitari non si contano più, ad ogni due passi ci sono bar pizzerie al taglio e gelaterie, molti immobili trasformati in locali del tipo “osterie” che di tipico non hanno nulla, ma chi concede tutte queste licenze? Peccato che il nostro Sindaco aveva assicurato che non ne avrebbe concesse più….Non parliamo poi di tutti gli appartamenti uso affittanze turistiche e i B,&B. Scusate lo sfogo ma sono molto demoralizzata e credo che tutto sia proprio colpa dei Veneziani pronti a svendere questa meravigliosa città in nome dei Schei”

  5. Ringraziate il caro Bersani che da ministro del governo Prodi ha abrogato ogni norma che limitasse le concessioni per l’esercizio del commercio. Non eravate tutti contenti delle sue “Lenzuolate” di libertà? Adesso state buoni.

  6. Sono stati concessi troppi permessi e i plateatici troppo estesi invadono le fondamenta e le calli, con tavolini sedie e ombrelloni e non vedo ci siano dei controlli, come mai?

  7. Io sono nata e vivo da sempre a Venezia…
    Ho 58 anni…. E anche io rimpiango la mia Venezia di quando ero piccola…..
    I campi erano affollati di bambini…
    Dove abitavo, e ci abito ancora, non mancava nulla mia mamma usciva di casa e nel raggio di 30 metri avevo tutto
    Ora tutti quei negozi di prima necessità o sono chiusi o sono bar ristoranti…..
    Io sono una che lavora con il turismo…. Per me è pane…..
    Ma questo tipo di turismo non lo sopporto.,.
    Non porta nulla al bene della città anzi tutt’altro.,
    E poi guardiamo il nostro comune NON FA NULLA PER MIGLIORARE LA SITUAZIONE….
    Una volta quando si doveva aprire un negozio di qualsiasi tipo fosse, si controllava la zona e si verificava se serviva oppure no o se c’è ne fosse stato già qualcuno….. In base al risultato del controllo si dava L ok x aprire oppure no perché già esistente….. ORA NON LO FANNO PIÙ….
    E qui L errore troviamo zone sommerse da negozi tutti uguali bar tutti vicini ristoranti idem ecc ecc
    E basta chincaglierie da quattro soldi che hanno rovinato il nostro artigianato…
    Basta basta basta.,
    Venezia merita di meglio sia a livello
    Governativo sia a livello commerciale e sia a livello turistico….
    E anche noi veneziani dobbiamo amarla di più

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