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Covid nel mondo, record USA: 277mila casi in un giorno

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Covid nel mondo, continuano a peggiorare i dati pur nell’aspettativa che i vaccini comincino a fare effetto.
E’ nuovo record in Usa con 277mila casi in un giorno. Inoltre gli Stati Uniti hanno superato oggi la soglia dei 350mila morti a causa del coronavirus: è quanto emerge dai conteggi dell’università americana Johns Hopkins. Secondo gli ultimi dati, le vittime nel Paese dall’inizio della pandemia sono 350.186 a fronte di un bilancio complessivo di 20.427.780 contagi.
Intanto gli americani si confrontano con un nuovo record di casi di Covid-19: oltre 277.000 infezioni in un solo giorno.
Gli USA ormai da tempo sono il paese più colpito al mondo dalla pandemia, dove si contano ormai 20,4 milioni di casi e poco meno di 350.000 morti.
Lo scienziato Anthony Fauci ha avvertito pochi giorni dopo Natale che il peggio della pandemia potrebbe ancora venire. Intanto prosegue il programma di vaccinazioni: 4,2 milioni le persone vaccinate, 13 i milioni di dosi distribuite.
Il tema delle vaccinazioni era stato anche campo di confronto elettorale: il presidente uscente, Donald Trump, aveva promesso 20 milioni di vaccinazioni entro la fine del 2020.

Larry King grave per Covid

Larry King, celebre giornalista americano, è ricoverato in ospedale da oltre una settimana a causa del coronavirus.
La notizia è stata diffusa da una fonte vicina alla famiglia, secondo quanto riporta la Cnn.
Larry King, 87 anni, si trova al Cedars Sinai Medical Center di Los Angeles ed i suoi tre figli, a causa delle rigide restrizioni imposte dalla struttura, non sono ancora stati in grado di visitarlo.
Secondo indiscrezioni sarebbero gravi le sue condizioni. Il giornalista, storico volto della Cnn, soffre di diabete, in passato ha avuto seri problemi cardiaci e nel 2017 è stato operato per un tumore ai polmoni.
Duramente provato anche nel morale, Larry King quest’anno ha perso due figli, Andy e Chaia, nel giro di poco più di tre settimane.

India riprende voli per la Gran Bretagna

L’India, forse un po’ intempestivamente dati i numeri che si registrano in queste ore, si prepara a ripristinare i collegamenti aerei con il Regno Unito.
Sarà una ripresa che avverrà in modo limitato, dopo un blocco totale di due settimane dovuto ai rischi di diffusione nel Paese della variante inglese del Covid-19. La notizia è diffusa dalla la Cnn.
Hardeep Singh Puri, ministro dell’Aviazione civile, ha annunciato ieri in un tweet che i voli verso il Regno riprenderanno il sei gennaio, mentre quelli dal Regno Unito all’India ripartiranno l’otto gennaio.
Norme per i passeggeri: chi è in arrivo dovrà presentare un test Pcr anti-Covid negativo eseguito nelle 72 ore precedenti all’imbarco e dovrà comunque sottoporsi ad un altro tampone negli aeroporti indiani prima di entrare nel Paese.

Gran Bretagna: è “terza ondata”

In Gran Bretagna si parla di contagi fuori controllo. Così il Regno Unito travolto dai contagi ha deciso di tenere chiuse le scuole a Londra mentre in Francia è scattato un regime di coprifuoco più lungo e mentre il governo tedesco si prepara a ricevere le autorità regionali per estendere la durata del lockdown.
I vaccini, la cui somministrazione è cominciata da pochi giorni, non hanno ancora potuto dare risultati apprezzabili per potersi aspettare in tempi brevi un abbattimento dei contagi.
In Inghilterra, quindi, la situazione viene definita come sempre più drammatica, con quasi 58mila nuovi casi registrati in 24 ore.
Il pericolo che si temeva nei giorni prima di Natale si sta avverando: la nuova variante del virus si sta diffondendo in tutta l’isola, oltrepassando i confini del sud dell’Inghilterra, tanto che alcuni dei medici più autorevoli hanno invitato tutti gli ospedali del regno a prepararsi.
Le ultime notizie da Londra dicono che tutte le scuole elementari resteranno chiuse fino al 18 gennaio.

Francia: coprifuoco anticipato

La Francia aveva ritenuto di “potersi permettere” un allentamento delle restrizioni per le festività, ma ora torna a fare i conti col virus, tanto che è stato anticipato il coprifuoco dalle 20 alle 18 per sei milioni di persone che vivono in 15 dipartimenti della parte orientale del paese, su richiesta delle autorità locali preoccupate per la progressione dell’epidemia.
Sulle critiche e sulle inevitabili polemiche politiche pesa il folle rave party di Capodanno che la sera del 31 ha radunato 2.500 ragazzi nella cittadina bretone di Lieuron con tanto di scontri con la polizia.

Germania

Anche in Germania le cose non volgono al meglio essendo giunta in una fase in cui il paese è reduce da una settimana dove per la prima volta è stata superata la soglia dei mille morti in un giorno.
E’ stato istituito un nuovo lockdown tedesco imposto dal governo che la gente ha accettato senza proteste.
Angela Merkel e i 16 leader regionali dei laender dovrebbero tra poco, di comune accordo, estendere le attuali restrizioni oltre il 10 gennaio, compresa la chiusura di scuole, negozi non essenziali, bar e ristoranti. Almeno per qualche settimana.

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