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Coronavirus Venezia, tutti i ricoverati per ospedale

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Coronavirus Venezia, altre 7 morti, 3 All'Angelo. Deceduta signora di Rialto

Coronavirus nel veneziano: 492 i nuovi casi di giornata. Cifra che fa salire i positivi a 10.459.
Non si fermano i decessi, però, anche se non arrivano fortunatamente ai 20 decessi in un giorno del bollettino precedente: 11 le vittime di giornata con il numero totale dei morti che sale a 581.
Considerando il solo mese di novembre la quota totale è prossima ai 200 morti.
Il numero dei ricoveri scende di 10 unità, ma la notizia non va presa automaticamente positivamente perché, purtroppo, strettamente correlata anche ai decessi oltre che alle dimissioni.
Sono oggi 475 i posti letti occupati nelle strutture veneziane, dei quali 52 – che cresce di 1 – in terapia intensiva.
Questa la distribuzione dei ricoverati sul nostro territorio (Ulss 3 Serenissima):

All’Ospedale dell’Angelo i ricoverati sono 81, di cui 16 in terapia intensiva;
All’Ospedale Civile di Venezia i ricoverati sono 47, di cui 6 in terapia intensiva;
All’Ospedale di Dolo i ricoverati sono 153, di cui 14 in terapia intensiva;
A Villa Salus i ricoverati sono 56 (nessuno in intensiva);
All’Ospedale di Mirano i ricoverati sono 17, di cui 5 in terapia intensiva;
All’Ospedale di Chioggia i ricoverati sono 9, di cui 1 in terapia intensiva;
(Nel conteggio totale figurano poi altre degenze in istituti non ospedalieri).
Sul fronte dei casi specifici, giunge notizia di una positività a Santa Maria del Mare, ma la cosa andrà confermata nelle prossime ore.
Per quanto riguarda le situazioni non cliniche ma connesse alla pandemia, come prevedibile, si stanno scatenando molte polemiche attorno alla decisione dell’Ulss 3 Serenissima di dare in futura gestione il Padiglione Fassina dell’Ospedale di Noale ai privati.
L’ala dell’ospedale, precedente già dismessa dall’Ulss, è ora in fase di ristrutturazione

e alla fine sarà allestita con 120 posti letto per pazienti Covid non gravi per la cui assistenza è stato fatto un bando rivolto ai privati per un milione di euro.
Agli attacchi della Cgil che ha rivelato la procedura, si sono ieri aggiunti quelli di Gabriele Scaramuzza, segretario regionale di Articolo Uno che ha definito “scandalosa” l’intenzione di privatizzare l’assistenza sanitaria, chiedendo di commissariare l’Usl Veneziana e di impiegare le risorse accantonate per il privato per potenziare gli organici pubblici.

(foto da archivio: Ospedale dell’Angelo di Mestre – articolo: Coronavirus Venezia, tutti i ricoverati per ospedale – cat. covid/coronavirus – 27/11/2020)

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La discussione è aperta: una persona ha già commentato

  1. Commissariare la Sanità Veneziana? E’ una burla! Tutto è cominciato prima degli anni 90 (deciso non si sa’) in cui abbiamo visto gli sviluppi. Numero chiuso alle Università di medicina ed infermieristica, test d’accesso alle facoltà su cui ho visto cadere giovani conoscenze con elevato grado di possibilità, posti letto ed ospedali chiusi e forze politiche concordi. Non solo la Sanità ma tutto lo stato sociale è assente e quello che mi fa’ dare conclusioni non benevole sugli elettori italiani è quella fetta di popolazione che dichiara che tutto ciò è colpa del troppo assistenzialismo avuto in passato da cui si dipende il debito pubblico e il fallimento di adesso. Mai una levata di scudi sulle amministrazioni e sui Governi sempre in crisi, sui Governi, tanto per ricordare di Poggiolini e De Lorenzo, sui politici che dovrebbero rispondere delle loro colpe ed incapacità. Quando mai? La colpa è di chi sta’ sotto il tavolo con la schiena curva e lo regge, ma non è la colpa di quello che ha avuto nel passato ma del mancato coraggio di alzare le schiene, adesso. Il fanatismo per una politica inesistente e di facciata va’ al di la’ dei diritti calpestati. Poi non lamentiamoci. Cordiali saluti.

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