Coronavirus Venezia e provincia: i dati dei rilievi sono l’unica certezza di un periodo così confuso e problematico e mostrano spietatamente l’impatto della seconda ondata su una popolazione che aveva innegabilmente abbassato la guardia nei mesi estivi.
Perché siamo in piena seconda ondata, è un dato incontrovertibile. E la situazione attuale è per molti aspetti decisamente peggiore di quella della prima.
Nel mese di novembre nel veneziano si sono verificati 247 decessi quando in aprile se ne verificarono poco più della metà.
Ricoveri e ondate di nuovi positivi sono stati ancora più numerosi nella seconda quindicina di novembre e
un altro indicatore mostra inesorabilmente il peso di altre differenze attuali: quello delle case di riposo.
Gli anziani negli istituti dell’Usl 3 oggi sono 3.192 e di questi 312 sono positivi.
A metà aprile la popolazione delle case di riposo era di 3.479 persone (già questa difformità evidenzia l’impatto del virus) e di questi 315 erano positivi.
Novembre, quindi, è il momento più nero nella lotta contro il virus e la giornata di ieri lo dimostra ancora una volta.
Altri 15 morti nelle ultime 24 ore di monitoraggio. Numero di vittime in un giorno che porta il totale a 626 dall’inizio della pandemia nel nostro territorio.
Crescono i posti letto occupati di +9 e sono 503 le persone ricoverate
nei ‘reparti comuni’ con 62 le persone in terapia intensiva.
Nella sola giornata di ieri ci sono state 417 nuove persone contagiate nel veneziano.
(foto da archivio: reparto di ospedale – articolo: Coronavirus Venezia, seconda ondata: a novembre il doppio dei morti di aprile – cat.: covid / coronavirus – 01/12/2020)