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Coronavirus Venezia, numeri in discesa. Calo generale per “Effetto Dpcm Natale”

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Coronavirus Venezia, numeri in calo. Anche se non si può abbassare la guardia, come ha ricordato il presidente Zaia parlando dei numeri del Veneto ieri.
I nuovi positivi di Venezia e provincia scoperti tra le 17 di domenica e le 17 di ieri sono stati 331.
Gli “attualmente positivi” sono 10.626.
Si conferma un calo di pressione sui posti letto ospedalieri: 449 le persone ricoverate per il virus nel Veneziano.
51 (-7) le persone in un letto di terapia intensiva.
Sempre alto, però, il numero dei decessi. Anche ieri 19 vittime nella nostra provincia, numero che abbatte la soglia dei 1.400 morti totali dato che ora sono 1.405.
Si può parlare di calo strutturale?

I dati Covid aggiornati


Gli esperti ne sono sicuri: si stanno facendo sentire gli effetti del Dpcm di Natale.
Si osserva una riduzione generalizzata: nei nuovi casi pari al 24% nell’ultima settimana e con numeri che non si vedevano da ottobre-novembre.
L’andamento dei dati è positivo e incoraggiante anche secondo il Comitato tecnico scientifico.
Agostino Miozzo, coordinatore, dice: “La curva dell’epidemia di Covid-19 in Italia al momento sembra una curva sotto controllo”.
L’aggiornamento quotidiano del ministero della Salute indica oggi un incremento di 8.824 casi positivi in 24 ore, identificati grazie a 158.674 test, tra antigenici rapidi e molecolari.
Il tasso di positività scende al 5,6%, con una riduzione dello 0,3% rispetto al 5,9% del giorno precedente. Domenica i casi erano stati 12.415 in più rispetto a sabato, identificati con 211.778 test.
Il numero dei decessi, dopo una prima flessione, rimane però stabile a 377 in 24 ore, evidentemente mostrando che non è tra i primi valori a scendere.
In controtendenza: aumentano di 41 unità i ricoveri nelle unità di terapia intensiva, che portano il numero complessivo dei ricoverati a 2.544.
I nuovi ingressi sono stati complessivamente 142 in 24 ore. Sono aumentati di 127 unità anche i ricoveri nei reparti Covid, che portano il totale a 22.884.
Come vanno i dati nella nostra regione?

I dati regionali


Il Veneto non è più in testa per numero di nuovi positivi scoperti fortunatamente.
Oggi è la Sicilia a registrare il maggiore incremento di nuovi casi in 24 ore, con 1.278.
Al secondo posto segue la Lombardia con 1.189.
Emilia Romagna al terzo posto con 1.153 e “solo” al quarto il Veneto con 998.
Segue la Campania con 714.
Sui numeri incide il consueto rallentamento che si registra durante il fine settimana ed è quindi presto per trarre conclusioni dopo un lunedì sia relative alla riduzione dei casi sia all’aumento dei ricoveri.
Vengono tratte invece alcune conclusioni guardando alle ultime settimane: “abbiamo passato un periodo di vacanze invernali inusuale, ma i risultati ci sono, sono evidenti”, ha detto Miozzo, per il quale “l’Italia sta lavorando bene” e “al momento sembra una curva sotto controllo, anche se sotto controllo ci arriveremo solo con l’immunità di gregge”.

Gli effetti delle misure restrittive


I dati mostrano l’effetto positivo delle misure restrittive adottate nel periodo festivo anche secondo le analisi sull’andamento settimanale fatte dal fisico Giorgio Sestili.
Il professore è fondatore della pagina Facebook ‘Coronaviurs-Dati e analisi scientifiche” del network di comunicazione della scienza ‘giorgiosestili.it’.
La settimana conclusa il 17 gennaio ha infatti registrato la riduzione del 24% di nuovi casi e di circa il 21% degli ingressi nelle unità di terapia intensiva, oltre alla riduzione del 13% dei decessi.
“Finalmente si vedono gli effetti del Dpcm Natale” esordisce l’esperto.
“Venivamo infatti – ha osservato l’esperto – da due settimane consecutive di aumento dei contagi, dopo ben sei settimane di riduzione”.
Incoraggiante anche il numero di nuovi casi dell’ultima settimana, con 104.000: “è un numero molto basso, che non avevamo dalla settimana 19-25 ottobre, quando i casi erano stati 111.000”, ha detto ancora Sestili.
La spiegazione si deve al fatto che “l’Italia è stata in zona rossa per due settimane” e, secondo il fisico non si può escludere una graduale risalita dei contagi conseguenza dell’apertura del 7 gennaio e che potrebbe diventare evidente a partire dal 25 gennaio.

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