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Beppe Grillo, nuovo spettacolo. “Io politico? Ma scherzavo”

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Beppe Grillo, nuovo spettacolo. "Io politico? Ma scherzavo" e la gente lo manda aff...

Beppe Grillo torna sul palco con un nuovo spettacolo che è una confessione pubblica. Grillo ieri sera a Milano ha debuttato con il nuovo spettacolo caratterizzato dalla “schizofrenia” del suo personaggio che vorrebbe riconquistare la libertà.
Il comico-barra-politico che ha fondato il Movimento 5 Stelle vorrebbe liberarsi del ruolo di leader. E il comico che ha sempre cercato di essere scomodo vorrebbe tornare predominante.
‘Grillo vs Grillo’, il titolo dello spettacolo che sarà a Milano fino a venerdì, poi a Roma.

Effetto scenico: sul palco appare per primo un ologramma del Grillo politico in giacca e cravatta. Al microfono inizia a parlare del successo del Movimento 5 Stelle. Ha anche ironizzato sulle espulsioni: “Abbiamo 152 parlamentari, ne abbiamo mandato via qualcuno… Sono rimasti in tre, Ma va bene”.

Beppe Grillo politico dice che il M5S “è un grande, grandissimo movimento, e’ la grande arca di Noè, l’arca dei grandi disadattati”.
Poi a un certo punto è entrato in scena, in carne e ossa, il Grillo comico, camicia bianca fuori dai pantaloni, che guardava il suo ologramma politico con sguardo sconsolato: “Ma come è successo? Come sono riuscito a fare questo movimento che forse è il primo movimento italiano? Io scherzavo!”, ha detto il fondatore dei 5 Stelle suscitando i primi applausi.

“Sto perdendo la mia libertà – confessa Grillo una volta svanito l’ologramma -, sono stato 5, 6, 8 anni con questo sdoppiamento di personalità. Prevaleva prima la personalità del comico, poi quella del politico. Ma non si può pensare che possa continuare questo casino. Io voglio tornare ad analizzare la realtà come facevo prima”. E poi improvvisamente, come quando sembra arrabbiarsi: “Non voglio più vedere grillini, va bene? Sono 7 anni che vedo solo grillini”.

Grillo ha mostrato di ricredersi un po’ sugli effetti positivi dell’Expo di Milano. E ha immaginato un’unica tassa sui consumi al 50% per finanziare un reddito universale. Per il resto lo spettacolo è stato un sunto di quanto ha fatto e detto Grillo in tutta la sua carriera pubblica, senza azzannare la stretta attualità. Il comico, appunto, e il politico che non riesce a uscire definitamente di scena.

In teatro, a Milano, anche l’altro fondatore del M5S, Gianroberto Casaleggio, la cui figura è entrata più volte in scena sotto forma di ologramma. E il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, del direttorio del movimento. “Parleremo di futuro”, ha detto Di Maio arrivando. Secondo lui Grillo non uscirà definitivamente di scena ma “sarà il garante di un movimento che però continuerà a camminare sempre di più sulle sue gambe”.

Beppe Grillo, alla fine, ha detto che bisogna smettere di pensare che la società sia divisa in destra e e sinistra. La differenza, per Grillo, e’ “fra chi ha il cervello e chi non ce l’ha”.
Poi ha chiuso il suo spettacolo, dopo aver abbracciato il suo ologramma e aver auspicato che il comico e il politico siano una sola persona.
Per ultimo, per par condicio, si è fatto volontariamente mandare a ‘vaffa’ dal pubblico per chiudere in bellezza.

Mario Nascimbeni
03/02/2016

(modifica 03/02/2016 | 19.18)

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