Gentile Redazione,
scrivo questa mail a nome mio e di molti altri residenti di Santa Marta che assistono impotenti alle continue trasformazioni, non sempre positive, della loro zona.
Da mesi lungo il canale della Scomenzera, nell’area di proprietà della Ferrovia, sono in corso dei lavori: sono state eliminate le rotaie dove prima sostavano i treni, abbattute le casette di servizio, scavate grandi buche ma, soprattutto, sradicati tutti gli alberi. Tra questi un magnifico ciliegio in perfetta salute che era lì da almeno cinquant’anni.
Non c’è un cartello esposto che dichiari cosa sarà costruito in sostituzione (l’ennesimo parcheggio?), non solo, guardando le macerie accumulate, ci chiediamo se non ci siano anche materiali pericolosi e se i lavori rispettino gli obblighi di sicurezza.
Anche nell’adiacente area dell’Italgas sono stati abbattuti tutti gli alberi e nel cartello di cantiere (qui almeno c’è) si parla di “lavori di bonifica di terreni contaminati”. Contaminati da che cosa?
Ci chiediamo anche noi “in funzione di chissà quali esigenze” sono stati abbattuti i nostri alberi. Non solo San Basilio ma Santa Marta e Venezia tutta è meno bella ora.
Ci stanno cementificando.
Hanno abbattuto il ciliegio proprio nei giorni della protesta mondiale sullo stato del pianeta. L’area italgas con alberi secolari fungeva almeno da protezione ai fumi continui delle grandi navi, hanno raso al suolo tutto quanto. Mancava solo l’amatissimo albero di San Basilio.
Complimenti per il rispetto per gli abitanti e per la poca natura che ci circonda.