Covid, Zaia apre le piste da sci dal 17/2, ma con norme più rigide.
Lo stabilisce la nuova ordinanza, valida fino al 30 aprile firmata dal presidente del Veneto.
“Questo provvedimento – sottolinea – arriva mentre il virus è ancora tra noi e l’emergenza richiede ancora di tenere alta la guardia”.
“Richiamo tutti al rigoroso rispetto delle linee guida e alla sobrietà e correttezza dei comportamenti. Ne va della salute pubblica, ma anche dello stesso comparto che tanto ha sofferto economicamente per la prolungata chiusura e che soltanto i comportamenti corretti consentiranno di tenere attivo”.
L’ordinanza prevede,
tra l’altro, che “in ogni comprensorio sciistico, o stazione non ricompresa in un comprensorio, o raggruppamento di impianti, il numero massimo di presenze giornaliere sia nella misura del 30% della portata oraria complessiva degli impianti di risalita aperti”.
Raccomanda inoltre di evitare la formazione di code e la decongestione dei flussi”.
Per le stazioni sciistiche con massimo due impianti complessivi, le presenze giornaliere sono stabilite nel massimo del 50% della portata oraria complessiva”.
Gli sciatori, inoltre,
“devono rispettare il distanziamento interpersonale di almeno 2 metri”.
Le attività di ristorazione e per i pubblici esercizi in quota, “è consentita l’attività di somministrazione di alimenti e bevande esclusivamente con consumazione da seduti”, gli avventori devono rispettare lo distanziamento interpersonale di un metro. L’acceso sarà contingentato non solo all’interno del locale, ma anche negli ambienti esterni , evitando qualsiasi forma di assembramento.
La mascherina “va costantemente usata a copertura di naso e bocca sia in piedi che seduti nonché negli spostamenti nel locale e nello spazio esterno, salvo che per il tempo necessario per la consumazione di cibo e bevande”.
E’ infine vietata la consumazione di alimenti e bevande per asporto nelle vicinanze del locale.
(foto da archivio)