Venezia: si arriva a “demolirla” pur di dar spazio ai turisti: al posto del recinto napoleonico un bel pontile Alilaguna, ma nessuno ne sa nulla… Forse nemmeno Attila sarebbe arrivato a tanto, per agevolare i barbari.
Secondo me, io penso che:
Come si può definire la rimozione di parte del recinto napoleonico che da sul bacino, per fare un pontile per i turisti di Alilaguna se non vandalismo, scempio, o semplicemente follia dell’avidità?
Da anni ho Segnalato (la prima volta risale al lontano 2007 alla Sovrintendenza ) che ai giardinetti reali di San Marco era “sparita” una parte del manufatto presente nella riva che guarda a San Giorgio, nonché la costruzione di un enorme pontile proprio davanti all’ex Zecca, in prossimità della Compagnia della Vela, chiedendo chiarimenti.
Nell’unica risposta della Sovrintendenza, datata 31.08.2007, si legge che: “la porzione di cancellata sarà ricollocata nella sede originaria”, e che: “il pontile è stato realizzato dal Consorzio Venezia Nuova per i lavori sulle rive del molo. Si tratta di una installazione provvisoria di cui si attende la rimozione”.
Risultato: dopo oltre 10 anni, rimozione pontile mai effettuata e cancello mai ripristinato. Ho segnalato nuovamente la cosa con nota del 12.05.2009 indirizzata ancora alla Sovrintendenza, nonché all’Assessore ai lavori Pubblici e al Decoro (protocollata), chiedendo chiarimenti in merito al pontile realizzato al posto del cancelletto asportato, e alla legittimità di dette opere.
Risultato: nessuno risponde.
E nemmeno dopo l’ennesimo sollecito del 3.2.2017, indirizzato alla Sovrintendenza, all’URP del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, e agli Assessori Zaccariotto (alla quale avevo scritto il 10 Ottobre 2016 e i il 03.02.2017 ma non aveva mai risposto…), e Boraso, da me sollecitati più volte, dopo un rimpallo di competente tra loro, è arrivata la risposta che si attende da tempo, e nemmeno dal Ministero…
Il silenzio su quello che considero uno scempio, di fatto, continua, e viene integrato: il pontile davanti all’ex Zecca viene “completato” con una bella cancellata in acciaio con tanto di cartello di divieto di accesso!
D’altra parte sono pure stati autorizzati: il “mostro nero” del palazzo della Procura a Piazzale Roma, il “Ponte della vergogna “ (ovvero della Costituzione, fatto forse più per agevolare gli affari dei negozi cresciuti nelle vicinanze che per pubblica utilità), l’inutile “ovovia” per diversamente abili, color “estintore”, mai usata.
Domanda: si può arrivare a rimuovere un recinto dell’epoca napoleonica per agevolare i turisti e una società, magari pure sub-partecipata dal Comune stesso? (all’epoca del “misfatto”, pare che della stessa fosse azionista ACTV al 30 % e Società Investimenti Turistici Venezia S.p.A., al 70%).
Si può costruire un ennesimo pontile con tanto di pali alato, per fare un ennesimo approdo davanti al palazzo ex Zecca? A quanto pare si: per l’affare turismo questo e altro (anche mandare i veneziani in campagna per zittirli durante il carnevale…).
Visto l’immobilismo che ormai caratterizza l’attuale amministrazione comunale nel dare risposte a temi importanti (quali ad esempio lo smog nel centro storico) e il silenzio della Sovrintendenza, in data 13.10.2017 ho presentato querela ai Carabinieri del Nucleo Patrimonio, per accertare la rimozione del cancello e l’installazione del pontile, ed attendo gli sviluppi.
Mi auguro che Carabinieri e Magistratura facciano chiarezza sulla rimozione e sparizione del cancello, e su eventuali violazioni o abusi nella costruzione dell’indecoroso pontile.
Può sembrare paradossale, ma la mia speranza è che siano state azioni illegali, perché se qualcuno avesse permesso uno scempio del genere, allora sarebbe davvero grave.
Ma si sa, a Venezia per l’affare turismo si può arrivare a fare questo ed alto (come magari sfondare un muro dell’Arsenale per fare una rampa per i visitatori della Biennale, ma di questo ne parleremo un’altra volta…).
Prof. Fabio Mozzatto
(Veneziano D.O.C.)
Il mostro nero e’ l’edificio scuro che sembra uscito da un porto olandese? Tutto e’ fatto per il guadagno.Ci si aspetterebbe massimo rigore da chi è pagato per tutelare. Grazie per i suoi interventi.
Scempio dopo scempio cosa rimarrà di V
enezia? Complimenti per la tenacia, prof. Mozzatto!
Ci saranno da qualche parte delle persone che amano veramente questa città.
Altrimenti…