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Venezia, Ducale e Correr aprono per 500 [VIDEO]. Il sit-in di protesta e la ripresa a marzo

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di Giorgia Pradolin
Venezia, Ducale e Correr hanno riaperto oggi in Piazza San Marco e hanno totalizzato, in una giornata, 500 visitatori.
Così la cultura prova a ripartire a Venezia.
Ha rotto il ghiaccio della pandemia proprio Palazzo Ducale, riaccendendo una Piazza San Marco ancora semi-deserta, a causa delle restrizioni agli spostamenti.
Ma mentre le porte del palazzo riaprivano, i caffè storici all’ombra del campanile erano ancora sbarrati. Anche la pioggia e un filo di acqua alta stamattina nell’area marciana, così nessuno si aspettava una coda di visitatori, che invece c’è stata mezz’ora prima dell’apertura.
Nel video che vi mostriamo si possono vedere veneziani e veneti in attesa di entrare al museo, e i primi che hanno varcato l’ingresso dopo mesi di fermo a causa dell’emergenza sanitaria da Coronavirus.
Quella che fu la dimora dei dogi, come anche il Museo Correr, i due gioielli dei Musei civici in Piazza San Marco, sono tornati a vivere, ma solo per 4 giorni:

oggi, 11 febbraio 2021, domani, poi lunedì e martedì prossimo, quello “grasso”. Tutte giornate feriali, come previsto dal Dpcm. Quindi solo un “assaggio” di cultura, in coincidenza con il Carnevale di Venezia – quest’anno non di piazza ma solo sul web – dopo mesi di chiusura per la pandemia.
Da mercoledì però i due musei chiuderanno di nuovo, motivo che ha spinto una cinquantina di veneziani a realizzare un sit-in fuori dal Ducale questa mattina, con tanto di volantini intitolati “Musei Civici o musei per i turisti”?.

LA PROTESTA
La protesta pacifica contro l’apertura a spot è stata organizzata da un consigliere comunale di opposizione, Giovanni Andrea Martini, della Lista “Tutta la città insieme”.
“Ma i musei civici sono un’attrazione per i turisti o un servizio per i cittadini”? si sono chiesti i manifestanti.
“L’apertura dei musei non può limitarsi ai soli giorni del Carnevale – ha affermato Martini – occorre invece creare interesse per un lavoro di qualità che possa garantire lavoro e qualità”.
“Dopo l’ampia mobilitazione contro la scelta miope di voler chiudere i musei fino ad aprile – ha aggiunto la capogruppo del Pd in Comune, Monica Sambo, anche lei in Piazza – qualcosa inizia a muoversi e per alcuni giorni palazzo ducale e correr rimarranno aperti. Purtroppo però l’iniziativa è limitata a qualche giornata collegata al carnevale e ancora una volta la Fondazione e il Comune hanno voluto rimarcare la funzione dei Musei Civici, ovvero la loro apertura è legata alla presenza dei turisti”.

Una macchina come Palazzo Ducale, tra spese e dipendenti, non può permettersi di restare aperta senza visitatori. Così si richiude. Ma se inizialmente era stato annunciata la ripresa ad aprile, oggi la presidente e la direttrice della Fondazione Musei Civici di Venezia (MUVE), Maria Cristina Gribaudi e Gabriella Belli, si sono dette ottimiste sulla possibilità di riaprire le sale già a marzo, pandemia permettendo.

MUVE
“I musei non sono stati aperti per i turisti, semmai per i visitatori della regione – precisa la presidente Gribaudi – è stato un segnale importante, una riapertura per veneziani e veneti, con orario prolungato. Stiamo ragionando di poter aprire, nel momento in cui il Dpcm cambierà, nei week-end anche nell’attesa della riapertura tra Regioni. E questo dovrebbe avvenire i primi giorni di marzo; inoltre il 25 dello stesso mese iniziano le celebrazioni per i 1600 anni di Venezia e noi saremo sicuramente operativi. La data del 1 aprile forse è stata un po’ strumentalizzata, il sindaco l’aveva data in via precauzionale”.

Maria Cristina Gribaudi e Gabriella Belli
Maria Cristina Gribaudi e Gabriella Belli

“Ho parlato – prosegue la presidente – con alcuni albergatori che hanno avuto prenotazioni, ha aperto timidamente anche qualche ristorante, stiamo lavorando sui veneziani e sul Veneto. Certo dovrà essere gestito tutto con molta attenzione e precauzioni”.
In questa prima giornata di riapertura sono stati 500 i visitatori in totale, tra Palazzo Ducale e Museo Correr.
La Fondazione MUVE sta lavorando per ottenere fondi e partner importanti, che permettano un maggior sostegno economico, svincolandosi dalla sola entrata dei biglietti d’ingresso.

“Abbiamo una macchina da guidare – spiega la direttrice dei Musei Civici, Gabriella Belli – e dobbiamo essere dei buoni amministratori, responsabili, oltre a costruire progetti scientifici e culturali, siamo all’inizio di un anno con molte incognite sul fronte dell’emergenza sanitaria ed è importante avere cautela. Se non avessimo avuto il ristoro del Mibact – prosegue – avremmo avuto un segnale negativo importantissimo, di 7 milioni di euro. Ma cosa succederà nel 2021? Vogliamo lasciare un patrimonio della città gestito bene”.

FINANZIAMENTI ESTERNI PER LA FONDAZIONE
“Ci stiamo muovendo – spiega Gabriella Belli – e abbiamo accelerato molto sui rapporti di finanziamento esterno che con il tempo diventeranno strutturali e daranno garanzie. Quindi non dipenderemo più solo dalla “monocultura” del biglietto che in parte ci ha guidato finora, non sarà più l’unico sostegno, stiamo lavorando per costruire partenariati importanti economicamente, che ci garantiscano di non dipendere più solo dai visitatori”.
Un processo importante, spiega la direttrice, che va nella direzione dei fondi europei e di relazioni con altri musei di fama internazionale, oltre a sponsor di prestigio.
Sono previste novità per i prossimi mesi. I musei di Venezia hanno infatti approfittato della forzata chiusura a causa del Covid per rifarsi il ‘look’. E’ il caso delle Sale reali del Museo Correr.

SALE REALI DEL CORRER RESTAURATE
I Musei di Venezia hanno approfittato della forzata chiusura a causa del Covid per rifarsi il ‘look’. E’ il caso delle Sale reali del Museo Correr.
“Approfittiamo dei momenti di chiusura per fare lavori significativi di manutenzione – spiega la direttrice della Fondazione dei Musei Civici – come il progetto di Palazzo Fortuny, che restituiremo alla città alla fine dell’estate, e la riapertura delle sale reali del Museo Correr”.
Quest’ultimo, sottolinea, è stato un grande lavoro di restauro: 26 ulteriori stanze “complete e musealizzate” che vengono restituite alla città.

“Inoltre Ca’ Rezzonico – aggiunge – con una revisione dei servizi del piano terra. Dunque un grande lavoro di rimessa in ordine, di ordinamento dei servizi al pubblico”.
“E’ un anno molto intenso – prosegue Belli – nonostante la chiusura i musei hanno avuto presidi costanti per la conservazione e tutela, per il controllo del patrimonio. Con i curatori e conservatori in turn-over stiamo portando avanti progetti importanti di ricerca”. Su queste, spiccano le attività legate ai 1600 anni di Venezia, in prospettiva di settembre, “dove Palazzo Ducale – conclude Belli – avrà un ruolo da protagonista con una grande mostra intitolata “Nascite e rinascite” che racconta la storia degli alti e bassi di Venezia in questi 1600 anni e soprattutto di come la città sia sempre riscattarsi e tornare ad una migliore normalità”.

500 VISITATORI TRA DUCALE E CORRER
In questa prima giornata di riapertura sono stati 500 i visitatori, in totale, tra Palazzo Ducale e Correr.
La Fondazione MUVE sta lavorando per ottenere fondi e partner importanti, che permettano un maggior sostegno economico, svincolandosi dalla sola entrata dei biglietti d’ingresso.
“Siamo all’inizio di un anno con molte incognite per l’emergenza sanitaria – spiega Belli – ed è importante la cautela. Se non avessimo avuto il ristoro del Mibact, avremmo avuto un segnale negativo di 7 milioni di euro. Cosa succederà nel 2021? Vogliamo lasciare un patrimonio della città gestito bene”.

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