La lista Idea Comune appoggia il candidato sindaco Pier Paolo Baretta alle comunali del 20 e 21 settembre. Sabato a Mestre a presentarla è stato Gian Angelo Bellati, che aveva corso in una civica a sostegno di Brugnaro alle elezioni precedenti finendo per separarsi dal sindaco uscente, «perché non rispettò i patti».
Per Bellati con Baretta «sarà diverso perché il sottosegretario all’Economia e candidato – anche lui alla presentazione – ha confermato unità di intenti sul programma della lista». Statuto speciale per Venezia e valorizzazione della Città metropolitana come organo eletto democraticamente per dare più forza ai Comuni che ne fanno parte, tra gli obbiettivi della formazione.
Assieme a Bellati: Giorgio Suppiej, Maurizio Baratello, Aldo Mariconda, Stefano Varponi e Claudio Bugati. Tutti arrivati da esperienze politiche diverse. Gli altri candidati sono: Michele Maturi, Anne Flore Mamam, Alice Peris, Beatrice De Bacco, Mirta Diminic, Oliver Knick. Per vedere la lista completa occorrerà, spiega Bellati, che altre persone le diano sostegno.
Idea Comune è una delle 5 liste a supporto del sottosegretario al Mef Pier Paolo Baretta. Le altre sono: Verde e progressista (Verdi e Articolo Uno), Svolta in comune (Volt e Italia in comune), il PD e Venezia è tua (Italia viva, Psi, e Ugo Bergamo).
IL FEDERALISMO FISCALE
Abbandonata l’idea della separazione tra Venezia e Mestre, sostenuta ad esempio da Suppiej nel referendum dell’autunno scorso, i candidati autonomisti e indipendentisti di Idea Comune, che si presentano come «civici e senza simboli di partito», puntano su un federalismo fiscale ed esenzioni per «favorire la residenzialità specie nelle aree del Comune dove i costi sono più alti».
Agevolazioni sulle tasse possono riconvertire b&b in centro storico in affitti per residenti di medio e lungo periodo. Per la lista e il candidato sindaco Baretta in questo il Comune deve dare esempio ristrutturando e sistemando rapidamente il patrimonio residenziale pubblico esistente, anche quello dell’Ater, per rimetterlo nella disponibilità. L’attrattività delle imprese secondo Baratello «può tornare costruendo zone franche, riportando la piccola cantieristica all’Arsenale e a Porto Marghera, trasformando il progetto dei resort del Lido, al posto dell’ospedale al Mare, con un centro per le cure elioterapiche».
INDUSTRIA 4.0
Idea Comune pensa a superare la monocultura turistica con l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione. «Gli atti comunali devono poter essere consultati su Internet, attraverso l’inserimento del codice fiscale, qualsiasi contribuente potrà leggere la storia degli immobili e gli atti che riguardano le aziende sul web», dice Baratello.
Per Mariconda, che si candidò per la Lega nel 1993, e torna in campo a 84 anni con il Pd, «Baretta può portare a Roma il problema dell’overturism».
Trasferire il fisco dall’Agenzia delle entrate al Comune significa, per la lista, avere risorse per creare lavoro, anche pubblico, domanda e servizi per i cittadini, combattendo più da vicino l’evasione fiscale. «È impensabile che qualsiasi progetto romano sia calato direttamente sulla testa dei veneziani», sostengono i candidati che per il decentramento amministrativo puntano sulla vicinanza di Baretta al governo e sulla presenza di due vicesindaci, per Venezia e Mestre.
L’ambiente è nel programma, serve un’agenzia per le bonifiche di Porto Marghera: «lì ci sono spazi e terreni che possono essere sfruttati». E infine, sostengono i candidati di Idea Comune e Baretta, «c’è da costruire una cultura sociale forte per affrontare il disagio, togliendo dall’isolamento i quartieri dove si genera degrado e viene meno la sicurezza. Da ogni parte – conclude Baretta – ho trovato associazioni che lamentano di non avere più spazi aggregativi: vanno restituiti».
A.G.