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Venezia, i Giardini Reali di San Marco riaprono domani tra nuove fioriture, distanze e mascherine

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Giardini reali dopo restauro 2020

Venezia, i Giardini Reali di San Marco riaprono domani, 9 maggio 2020. Riaperti a dicembre dopo il restauro, i giardini dell’area marciana sono stati chiusi dopo pochi mesi a causa dell’emergenza coronavirus ma in questo periodo sono sempre stati curati e da domani i cancelli si riapriranno al pubblico, se pur rispettando le misure di sicurezza tra distanziamenti sociali e l’obbligo di mascherine.

“In meno di tre mesi dalla loro apertura – spiega Adele Re Rebaudengo, presidente di Venice Gardens Foundation – avvenuta il 17 dicembre 2019, i Giardini Reali di Venezia, con il passaggio di circa 35.000 visitatori, sono stati luogo di passeggiata, di lettura, di contemplazione e di svago per adulti e bambini accompagnati anche dai loro cani. Luogo amato dai veneziani, che si sono riappropriati del giardino della loro infanzia in attesa di festeggiarne in primavera la prima fioritura. Poi, a marzo di questo anno bisesto, in ottemperanza a quanto disposto dai DPCM recanti le misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, i Giardini sono stati chiusi e solamente questa settimana abbiamo avuto il permesso di riaprirli”.

I gairdini riaprono domani, sabato 9 maggio. “Qualche giorno dopo le altre aperture – spiega Re Rebaudengo – perché abbiamo voluto svolgere alcuni lavori che riteniamo necessari per una corretta conservazione del luogo dopo una chiusura così prolungata”.

In queste ultime lunghe settimane, il capo giardiniere di Venice Gardens Foundation, Edoardo Bodi, ha curato i giardini con interventi volti a contrastare i danni delle acque alte invernali e della grave mancanza di pioggia, “ma solamente in questa settimana ci è stato permesso di procedere pienamente – spiega la presidente – anche con l’aiuto del giardiniere, allo svolgimento di tutti quei numerosissimi lavori che solamente chi vive un giardino conosce”.

C’è stata la ridipintura delle panche, il perfezionamento del fissaggio delle caditoie per il deflusso delle acque meteoriche, la rimozione dall’inferriata esterna dei teli danneggiati, “rimonda delle aree a boschetto lato laguna, potature e puliture, verifiche del fitopatologo e dell’agronomo, controllo delle erbe esuberanti, pratiche di riordino dei sempreverdi, sostituzione delle fioriture primaverili nei vasi lungo canale con dell’Erigeron, graziosa margherita perenne, ripristino di alcune fallanze fra gli Agapanthus date dall’invernata difficile, e tanti altri… Anche se nessuno ha potuto vederli in questo periodo, poiché tutti noi abbiamo dovuto stare lontani da tutto e da tutti, i Giardini Reali hanno cominciato a crescere, a fare i loro primi passi”.

Giardini reali dopo restauro 2020

PRIME FIORITURE
Nonostante una primavera asciutta e piuttosto ventosa, ai Giardini Reali si sono viste una serie di fioriture. La prima settimana di marzo è stato il momento del giallo intenso dei Narcisi ‘Golden Harvest’, insieme al rosso aranciato dei Tulipani ‘Holland’s Glory’ e alla particolarissima fioritura rosa violacea del Cercis o Albero di Giuda.

Ad aprile invece il momento dei Glicini: la prima settimana il bianco crema della profumatissima varietà ‘alba’; la successiva il viola carico della ‘Black Dragon’ a fiore stradoppio. L’ultima settimana di aprile gli Iris pallida hanno cominciato una prolungata fioritura azzurro lavanda affiancata durante la settimana successiva da quella elegante e vistosa degli Iris florentina.

Il giardino profuma grazie ai piccoli, ma molto numerosi, fiori dei pitosfori che in alcuni esemplari creano delle vere e proprie masse bianco giallastre di notevole effetto, nutrendo inoltre un gran numero di insetti fra i quali, fortunatamente, molte api. Le rose ‘Schablikine’ sono nel pieno della loro rifiorenza e già si possono riconoscere i boccioli verde acido delle hydrangee ‘Annabelle’, i fichi e i nespoli hanno messo frutto e si attende ora la fioritura delle vicine zagare.

“Bellissima sorpresa – conclude la presidente – l’esuberante sviluppo dei Tetrapanax, vere isole esotiche fra le quattro aiuole centrali. Seppur non abbondanti, le rare piogge hanno comunque rinvigorito vegetazione e fogliami accentuando i diversi verdi e il gioco di tessiture, pur rendendo necessari piccoli interventi curativi localizzati con prodotti quali propoli ed estratti di alghe. Una colonia di passeri poi non ha mai smesso di frequentare il giardino, nutrendosi e rallegrandolo. Da sabato i Giardini Reali vi aspettano e noi con loro”.

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