Da qualche anno l’istituto Vendramin Corner (studenti di biotecnologie ambientali), il Liceo Artistico Statale di Venezia, il Liceo Artistico Modigliani di Padova hanno avviato percorsi di osservazione-studio di alcuni tratti fragili di territorio nella convinzione che la scuola possa essere laboratorio aperto su di esso e potenziale risorsa di trasformazione.
Da qui l’idea di condividere quanto ad oggi è stato possibile rilevare e comprendere attraverso un’esposizione. L’esposizione non è concepita come conclusione ma come momento di confronto essenziale a procedere e come opportunità di scambio di conoscenze che possano essere utili ad informare, sensibilizzare, contribuire alla tutela del territorio.
Tre sono gli sguardi lungo i quali si articola come le direzioni di approfondimento che nel tempo hanno attraversato i diversi tasselli di paesaggio.
Habitat: documentazione fotografica e descrizione delle specie vegetali che popolano il tratto di litorale a cura degli studenti dell’indirizzo biotecnologie ambientali dell’istituto Vendramin Corner realizzata sotto la guida dei docenti Davide Liberalato e Alice Ghinato con la collaborazione di Sonia Bernath naturalista; narrazione video sul paesaggio del tratto di litorale a cura del Liceo Artistico Statale di Venezia, realizzato grazie alla collaborazione della docente Susanna Fiori e di Margherita Boccali antropologa visuale; pubblicazione divulgativa sulle caratteristiche di pregio e sugli elementi di memoria di cui questo paesaggio è portatore.
Forme: elaborazioni pittoriche ispirate alle forme vegetali e alla memoria dell’area a cura degli studenti del Liceo Artistico Statale di Venezia realizzato sotto la guida del docente Ruggero D’Autilia; erbario a cura degli studenti dell’istituto Vendramin Corner.
Visioni: tavole progettuali relative a possibili interventi per agevolare la tutela e la valorizzazione del paesaggio del tratto di litorale a cura degli studenti del liceo artistico Modigliani di Padova.
Brevi riferimenti testuali e fotografici relativi al percorso di collaborazione alla cura di un’area verde-orto ad uso di persone anziane avviato nel 2018 a San Basilio grazie all’incontro e alla collaborazione tra Istituto Vendramin Corner e Istituzione Veneziana. Il percorso coinvolge studenti dell’indirizzo di biotecnologie ambientali e alcune classi dell’adiacente scuola primaria Zambelli sotto la guida delle insegnanti Lorenza Gisotti e Anna Prenassi.
L’area verde di proprietà dell’Istituzione è oggetto di un progetto di rigenerazione a base sociale denominato “DD-Social” che si propone di dare vita a luoghi di cooperazione, di inclusione e di cura di persone in condizione di fragilità. L’Istituto Vendramin Corner in accordo con gli indirizzi di studio sociale e ambientale che lo caratterizzano collabora da tempo con enti e contesti che operano negli ambiti dell’assistenza di persone in stato di disagio e della tutela del territorio.
In una visione della scuola come potenziale risorsa prosegue, insieme agli altri istituti scolastici, le direzioni di osservazione-analisi, cura del territorio avviate provando ad estenderle anche alla cura-costruzione di relazioni di prossimità e di possibili reti di mutuo supporto a partire dall’area di San Basilio dove ha sede. Presupposti che hanno portato all’incontro e allo scambio tra le due realtà e all’avvio di relazioni con altre realtà nella medesima area e in altre aree.
L’esposizione sarà visitabile dall’uno al sette febbraio la mattina e il pomeriggio con orario 10.00-13.00 15.30-18.30.
Gli studenti potranno accompagnare lungo la visita chiarendone o approfondendone alcuni aspetti.
Si ringraziano quanti in modo diverso contribuiscono alla costruzione e prosecuzione del percorso: l’associazione Spiazzi per aver accolto e agevolato la realizzazione dell’esposizione, l’associazione teatro invisibile che ha agevolato l’avvio di alcuni dei percorsi nelle diverse scuole, Legambiente e Istituzione Veneziana per la condivisione di alcune direzioni in atto, Alessandra Regini per la condivisione di materiali fotografici e video frutto del costante lavoro di osservazione-monitoraggio, Daborah Marin per il contributo professionale nella fase di allestimento.
BELLA INIZIATIVA. NON SI COMPRENDE DOVE SI TROVS DI PRECISO L’ESPOSIZIONE. GRAZIE