Vasco Rossi ritorna, è tornato e subito nelle intenzioni sarà ancora più grande. “Questa esperienza mi ha fatto tornare la curiosità – racconta – . Mi ero rotto di tutto, avevo avuto tutto… Volevo tornare a essere il Vasco che scrive canzoni e basta, senza quel ruolo di rockstar fatto di gesti e altro. Non so ancora che farò dopo, ma voglio morire su un palco e non in un letto di ospedale”.
Quel letto di ospedale di cui i fans non hanno saputo molto, che deve esser stato qualcosa di ben più traumatizzante di quanto apparso sui giornali.
“A settembre dello scorso anno ho avuto una pesante ricaduta. Il batterio che mi aveva attaccato era arrivato a una valvola del cuore. Ho passato due giorni senza conoscenza nel reparto cura intensiva. La riabilitazione è stata dura: faticavo a muovermi, non riuscivo a mangiare da solo”.
Vasco ha raccontato al Corriere la drammatica verità: “In quei mesi di disperazione, unica evasione era Internet, il folle Jack, Facebook, i clippini. “Facebook è stato un vero compagno di vita. Ho iniziato per gioco e ho scoperto un divertente bar virtuale che ti mette in comunicazione con tanta gente. Stavo attaccato al computer di continuo. Mio figlio mi chiedeva di staccarmi almeno a tavola. Era diventata una dipendenza”.
“Ho pensato al suicidio tante volte, ma chi non lo pensa… Mi è tornata la voglia di vivere. Oh, non ho visto la luce nella fede, lì sono sempre uguale. Ora colgo un aspetto in più anche nelle cose semplici. Sono un uomo nuovo”.
Laura Beggiora
[31/05/2013]
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