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Vaccino Johnson & Johnson, fermato negli Usa: 6 casi trombosi, 1 morto

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Vaccino Johnson & Johnson, fermato negli Usa.
Dopo l’indicazione delle autorità federali statunitensi che hanno raccomandato di sospendere il vaccino Johnson&Johnson, molti stati Usa si stanno adeguando.
A New York tutti gli appuntamenti già programmati per il vaccino monodose sono stati confermati ma ad essere somministrato sarà il vaccino Pfizer.
Mentre nel District of Columbia, dove si trova la capitale federale Washington, gli appuntamenti per il vaccino Johnson&Johnson sono stati tutti cancellati in attesa di essere riprogrammati.
La misura precauzionale è stata presa dopo che sei donne hanno sviluppato coaguli nel sangue a 2 settimane dalla dose. In Italia ne ha dato notizia poco fa l’Adnkronos.
Le autorità federali sanitarie americane hanno chiesto una “pausa precauzionale” dell’uso del vaccino contro il Covid dopo che si sono registrati 6 casi di coaguli nel sangue a due settimane dal vaccino. Si tratta in tutti i casi di donne tra i 18 ed i 48 anni. Una donna è morta ed un’altra è ricoverata in gravi condizioni in Nebraska.

Le notizie, conseguentemente a questo rovesciamento di fronte, hanno cominciato a rincorrersi nel pomeriggio.
La prima diffusa ufficialmente dichiarava che Johnson&Johnson ha annunciato che ritarderà le consegne dei suoi vaccini in Europa.
“Stiamo lavorando a stretto contatto con esperti medici e autorità sanitarie, e favoriamo fermamente una comunicazione aperta di queste informazioni agli operatori sanitari e al pubblico”, afferma l’azienda.
I CDC e la FDA statunitensi, sottolinea inoltre J&J, hanno messo a disposizione informazioni sul corretto riconoscimento e gestione di questi disturbi a causa del trattamento unico richiesto da questo tipo di coaguli di sangue.
Le autorità sanitarie, precisa l’azienda, “consigliano alle persone che hanno ricevuto il nostro vaccino contro il COVID-19 e che sviluppano un forte mal di testa, dolore addominale, dolore alle gambe o respiro corto entro tre settimane dalla vaccinazione di contattare il proprio medico”.

Intanto, sono 184mila le dosi del vaccino Janssen della Johnson & Johnson che arriveranno nel pomeriggio all’hub della Difesa di Pratica di Mare.
Si tratta del primo lotto del vaccino statunitense che giunge in Italia.
L’Ema, già lo scorso 9 aprile, ha avviato una revisione per valutare le segnalazioni di eventi tromboembolici in quanti hanno ricevuto il vaccino anti-Covid Janssen.
Il vaccino attualmente era utilizzato solo negli Stati Uniti, con un’autorizzazione all’uso di emergenza. Nell’Ue è stato autorizzato l’11 marzo, ma non viene ancora inoculato. Al momento non è chiaro se vi sia un’associazione causale con gli eventi trombotici.

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