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Un altro anno pesante per la qualità dell’aria a Venezia

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Nonostante il 2021 abbia presentato condizioni meteorologiche migliori per quanto riguarda le condizioni per la dispersione degli inquinanti, anche l’anno che si sta per chiudere è caratterizzato da dati pesanti per quanto riguarda la qualità dell’aria.
Infatti anche nel 2021 tutte le centraline del nostro territorio hanno registrato un numero di sforamenti del PM10 ben superiore a quello previsto dalla normativa: alla centralina del Parco Bissuola oggi sarà il cinquantesimo giorno di sforamento (dei 50 μg/m3 da non superare più di 35 volte all’anno risulta oltrepassato per più del doppio di giornate), ma ben peggio sta andando in altre stazioni, come quella di via Tagliamento, che oggi toccherà quota 65 sforamenti.

Nella stagione invernale (dal 1/1/21 al 31/3/21 e dal 1/10/21 ad oggi – 181 giorni) in via Tagliamento sono stati registrati ben 63 sforamenti, vale a dire più di un giorno ogni tre.

Ancora una volta appare necessario un cambio di passo importante, per incrementare in modo efficace gli sforzi per migliorare la qualità dell’aria!

Le mosse del Comune invece appaiono timide e contraddittorie, che sembra essersi limitato a recepire l’aggiornamento dell’accordo di bacino padano applicandolo in maniera estremamente timida.
Le domeniche ecologiche, ad esempio, sono state pubblicizzate pochissimo, ed anche i controlli preventivi per evitare l’entrata degli automobilisti nel centro non si sono visti (le pattuglie ai varchi d’ingresso che si vedevano alcuni anni fa sono solo un ricordo).
Inoltre nemmeno in queste giornate è stato potenziato il trasporto pubblico locale, e pertanto non sono state offerte adeguate alternative alla cittadinanza.

Vanno fatte azioni per ridurre le emissioni degli impianti di riscaldamento (anche su questo punto oltre a provvedimenti sulla carta non si registra granché) e delle altre fonti di inquinamento.
E’ inoltre necessario estendere i provvedimenti anche alla città d’acqua, con particolare attenzione alle emissioni dei motori marini diesel: durante la sessione di bilancio abbiamo presentato un emendamento su questo punto che però è stato respinto. Non si tratta solo di limitare il traffico acqueo, ma anche è necessario studiare provvedimenti che favoriscano un progressivo passaggio a motori con minori impatti.

Il dato di via Tagliamento inoltre richiama l’attenzione sulla necessità di provvedimenti specifici per ridurre l’inquinamento derivante dalle infrastrutture che attraversano il nostro territorio. Va pertanto portato avanti con estrema urgenza il progetto della Tangenziale verde e bisogna prevedere ulteriori misure a tutela dei residenti, compreso il riavvio dell’indagine epidemiologica per approfondire gli effetti sanitari di questo fenomeno.

Alessandro Baglioni
Consigliere Comunale

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La discussione è aperta: una persona ha già commentato

  1. Io penso che:
    …e il comune cosa fa invece contro le polveri?Espande l’Aeroporto e cementa mezza Tessera tra stadio, palasport ecc. e pure consente una nuova linea ferroviaria per l’aeroporto, con tanto di espropri…!
    E contro il biossido di azoto, presente prevalentemente i Rio Novo, Ferrovia e Piazzale Roma, coma da dati Arpav su monitoraggio con “radielli”, ancora il nulla di risolutivo: nemmeno la previsione di transiti a targhe alterne…
    E se i dati del 2020 e 2021 sul biossido si “salvano”, lo si deve solo ed esclusivamente alla riduzione del traffico di natanti dovuta al COvid, e non certo alle Ordinanze e ai provvedimenti delle amministrazioni…!
    Contro le polveri oltretutto, i provvedimenti regionali e dell’Accordo per il Bacino Padano non nono minimamente applicabili al Centro Storico, dato che a Venezia non ci sono né mucche, né allevamenti né contadini che bruciano sterpaglie…
    E i falò “panevin”, nonostante i gradi dati di inquinamento , sono stati bloccati solo per l’emergenza sanitaria e non per lo smog che producono!
    Infine, a Venezia ANCORA UNA VOLTA NESSUNO HA PREVISTO IL BLOCCO DEL TRAFFICO di natanti per inquinamento, ne’ le domeniche ecologiche al pari della terraferma: evidentemente qualcuno ha piacere che veneziani, studenti e turisti si ammalino di smog! Grazie amministrazioni.

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