L’aggressione di Jesolo in cui un tunisino molesto in stato di alterazione è stato picchiato fino a finire in fin di vita in ospedale, ha ora i contorni più chiari.
Nel corso del pomeriggio di sabato 4 luglio 2020, presso il Comando Compagnia Carabinieri di San Donà di Piave (VE) si è presentato spontaneamente, assistito dal proprio legale, il quarto giovane autore del violento pestaggio.
Probabilmente il giovane, anch’egli poco meno che trentenne, a sua volta jesolano, incensurato e con lavoro, ha sentito stringersi attorno il raggio delle indagini ed ha ritenuto di presentarsi volontariamente fornendo, dopo essere stato formalmente indagato, la propria versione dei fatti che è stata trasmessa all’Autorità Giudiziaria che sta coordinando le indagini.
Anche per lui l’accusa contestata è di lesioni personali gravissime in concorso.
La vittima, il 38enne tunisino, è tutt’ora ricoverata, con un quadro clinico stabile, in prognosi riservata e in pericolo di vita presso il reparto di rianimazione dell’Ospedale dell’Angelo di Venezia-Mestre.
Le indagini dei Carabinieri di San Donà, dopo aver identificato i quattro aggressori di Jesolo, proseguono per fare completa luce su tutti i contorni della vicenda.