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Piazzale Roma, potature alberi improprie ed eccessive: la protesta Lipu

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Piazzale Roma, segnalate potature degli alberi definite ‘inopportune’, in particolare: improprie ed eccessive.

Per questo motivo La Lipu di Venezia ha inviato una segnalazione all’ Ufficio Ambiente del Comune di Venezia e al Servizio Suolo e Verde Pubblico.

Il testo qui sotto.

E’ giunta all’Assocazione LIPU Sezione di Venezia una segnalazione da parte di un socio che indicava una potatura impropria ed eccessiva di alcuni alberi presenti in Venezia – Piazzale Roma, nei Giardinetti lato Rio Nuovo.

Veniva riportato che alcuni alberi di Leccio Quercus ilexed venivano potati senza nessun motivo.

Come si evince dalla fotografia inviata, potature del genere, estese e sistematiche su ogni tralcio, su questo albero, lo espone a patologie fungine: aggravate dal fatto che il clima umido ne favorisce la diffusione.

Quest’area è stata interessata gli anni scorsi dall’inserimento di chioschi per il la somministrazione di bevande nello spazio del giardino, sottraendo permeabilità al suolo ed interferendo sulla crescita di Olmi e Bagolari, tali scelte, unitamente a potature inopportune, possono compromettere irremediabilmente la salute di detti alberi.

Sottolineiamo come in Piazzale Roma questo sia l’unico punto alberato e che mitighi dalla calura estiva riflessa dalla superficie asfaltata e incrementata dagli scarichi degli autoveicoli ed autobus.

All’uopo si richiama quanto previsto dal Regolamento Comunale per la Tutela e la Promozione del Verde in Città, approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 111 del 21.07.2003 e successive modificazioni, che recita all’art. 14.4: “La potatura viene programmata con adeguato anticipo, nel rispetto dei cicli biologici e di sviluppo delle alberature. Viene definita straordinaria nei casi in cui si manifestino situazioni non prevedibili tali da creare scompensi strutturali alla pianta stessa, con conseguente pericolo di incolumità pubblica”.

In entrambi i casi quando si deve eseguire una potatura occorre agire tenendo presente che:

a) la riduzione della superficie fogliare si traduce in una minore disponibilità di
nutrienti per le radici e le altre parti dell’albero;

b) l’esposizione frequente della corteccia dei rami più interni alla luce diretta del
sole può provocarne il surriscaldamento e conseguente indebolimento
strutturale;

c) il taglio dei rami si traduce in una successiva abbondante produzione di
germogli inseriti debolmente, che con il tempo possono diventare pericolosi;

d) il legno dei monconi dopo il taglio risulta vulnerabile all’attacco degli insetti e
dei funghi patogeni (…)

Il delegato della LIPU di Venezia
Dott. Gianpaolo Pamio

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