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Sovrapposizione di norme: quando vale l’ultima di Zaia e quando quella del governo

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Sovrapposizione di norme: ordinanza regionale “contro” il decreto del governo. Inevitabile un po’ di confusione, cerchiamo di capire quando vale l’ultima di Zaia e quando quella del governo.
E’ scattata dalla mezzanotte la nuova ordinanza regionale del Veneto. E’ quella che vieta dalle 14 alle 22 lo spostamento in comuni diversi da quello di residenza o dimora.
E’ stata firmata dal presidente Luca Zaia prima del nuovo decreto di Natale, deciso ieri sera dal Governo.
Essa sarà valida fino al 6 gennaio.
Per effetto di questa gli spostamenti delle persone fuori dai confini comunali saranno comunque consentiti per ragioni di lavoro, salute o altre situazioni di necessità.
Dopo le 14 sarà comunque sempre possibile il rientro a casa.
La restrizione interessa ogni giorno la fascia dalle 14 alle 22, perché dopo tale orario

vale il ‘coprifuoco’ già introdotto dall’ultimo dpcm.
Il presidente Zaia ha ulteriormente precisato oggi: “Fino al 23 dicembre, ore 24, in Veneto è valida la nostra ordinanza, la cosiddetta zona arancione ‘light’, con la chiusura dei confini comunali dalle 14. Poi dal 24/12 decadono gli effetti, perché entra in vigore il provvedimento del Governo”.
Intanto si è visto che la nuova ordinanza regionale che da oggi stringe le maglie agli spostamenti in Veneto – sconfinamenti vietati nei Comuni dalle 14 – non mostra per ora grandi effetti su traffico e mobilità.
Il provvedimento, una sorta di ‘zona arancione’ light, non vieta di raggiungere le case di vacanza o gli hotel. Però non si è assistito alla ‘fuga’ dalle città verso la montagna o altre luoghi turistici.
Sulle autostrade il traffico è in linea con quello degli ultimi weekend, e anche nelle stazioni ferroviarie il flusso dei viaggiatori non pare aver subito scossoni. La Polstrada del Veneto segnale che sulla A4, la principale arteria della regione, la circolazione da stamane è normale.
Situazione completamente diversa però a Padova dove oggi si è registrato

un sabato di passione.
Gli automobilisti di Padova, con gli effetti della chiusura del centro storico al traffico deciso da oggi nei weekend dal sindaco Sergio Giordani, per preservare la città dall’assalto da shopping come il fine settimana scorso si sono visti in migliaia respingere ai varchi della circonvallazione interna dalla polizia municipale.
Il centro storico è stato così ‘protetto’ dall’invasione pre-natalizia.
L’ordinanza ha avuto l’effetto collaterale nel gran traffico lungo le strade che portano verso il centro e delle piazze. Moltissimi gli automobilisti che hanno dovuto fare marcia indietro.
Qualcuno ha improvvisato i soliti escamotage, fingendo di dover parcheggiare per recarsi in ospedale, ma i vigli urbani sono stati irremovibili.
Piazze, zona del ghetto e vie del centro non si sono però svuotate.
Chi ha potuto ha raggiunto i negozi a piedi.
Fonti del Comune riferiscono che si è registrato un calo del 30-40% di presenze in centro rispetto

a sabato scorso, ma niente di più.
Lo stop agli ingressi delle auto interesserà anche domani, domenica, la fascia oraria 10-19.

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