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Il Milan passeggia su un Hellas mai in partita, 3-0 e derby ai quarti

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Montella ha pagato la distanza dal quarto posto di Champions

Era atteso a dare riposte e continuità il Milan dopo il successo contro il Bologna, per scacciare la crisi con prove convincenti ma soprattutto con risultati, perché vincere aiuta a vincere. I rossoneri non deludono le aspettative e rischiano praticamente zero contro un Hellas Verona abbastanza rimaneggiato che aveva la testa forse più alla sfida di campionato di domenica, che lo vedrà nuovamente impegnato proprio contro il Milan, stavolta però in casa del Verona.

Il passaggio del turno dà l’occasione al Milan di affrontare l’Inter ai quarti e di riscattarsi per la sconfitta nell’ultima stracittadina. La partita è stata macchiata da numerose conteste dei supporters rossoneri verso Donnarumma a causa delle ultime voci di mercato che suggerirebbero un suo addio a breve; la spaccatura è evidente e forse insanabile.

Gattuso conferma molti dei titolari dell’ultima sfida di campionato e soprattutto conferma la difesa a 4. Gli unici cambi sono davanti, dove giocano Cutrone (parte esterno ma si accentra sempre) ed André Silva, chiamato a convincere il tecnico della bontà dell’investimento fatto. L’Hellas schiera Lee e Kean davanti con Zuculini a centrocampo e Silvestri tra i pali.

Inizialmente il Milan fa girare molto palla, cercando di crearsi un varco tra le linee avversarie ed appoggiandosi a Suso e Bonaventura perché inventino qualcosa. Sono loro due i più pericolosi tra le fila rossonere: Bonaventura sfiora l’incrocio dei pali con un tiro a giro dal limite, Suso trova il gol con un cross in mezzo che non viene deviato da nessuno ed inganna il portiere.

Gattuso, preoccupato che i suoi calino di concentrazione a causa del vantaggio come avvenuto con il Bologna, cerca di spronare i suoi ad attaccare ancora e a non sedersi. Il Milan gioca bene ed in verticale, e pochi minuti dopo trova il 2-0 su cross di Bonaventura che pesca André Silva, bravo a mettere dentro di prima per Romagnoli che non può sbagliare. Per il Verona da segnalare un paio di contropiedi ma sempre attento Donnarumma sulle conclusioni.

Al rientro ha una golosissima palla sul sinistro Fossati, ex Milan, ma apre troppo il piattone e la palla termina sul fondo. Ad un’occasione sprecata corrisponde un gol subìto: ancora cross in mezzo di Suso e Cutrone trova l’angolo lontano con un’ottima girata di testa. A questo punto partono i cori dello stadio per Gattuso, che fa entrare Biglia e Borini per testare qualcosa in vista del campionato. Il resto della partita è solo normale amministrazione, il Verona non ci prova nemmeno più e può gioire Gattuso per la seconda vittoria consecutiva sulla panchina milanista e per una buona prova dei suoi, al netto di un avversario non proibitivo ma che se preso sottogamba può mettere in difficoltà.

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