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Mense scolastiche film dell’orrore: topi e cibi scaduti. Una su tre fuori regola

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Mense scolastiche film dell'orrore: topi e cibi scaduti. Una su tre fuori regola

Le mense scolastiche? Un “film dell’orrore”. E la definizione non è di qualche giornale in vena di sensazionalismo, bensì del ministro della Salute Giulia Grillo.

Ma come mangiano i nostri bambini e, soprattutto, che cosa mangiano quando sono a scuola? Ma non erano stati istituiti i comitati mensa di genitori, dei delegati autorizzati a presenziare e verificare al bisogno?
(Unico strumento in mano alle famiglie che altrimenti non sono autorizzate ad avere accesso ai locali per motivi di “regolamento di istituto” applicato così rigidamente da far nascere il sospetto che si debba nascondere qualcosa).

E il problema igienico (ma non solo) delle mense scolastiche non deve essere pensato come una realtà distante che non apparterrà mai al nostro quotidiano.
Saltuariamente emergono notizie anche dal nostro territorio, ad esempio, di insetti nei piatti dei bambini della scuola.
Certo, sono casi di cui si sente raramente parlare, ma non solo perché i casi sono quantitativamente rari.

In prima istanza non è detto che il bambino (magari condizionato da qualche adulto) riconosca un eventuale problema. Poi non è detto che ne parli a casa, e non è nemmeno detto che venga creduto.
Se eventualmente succede, alle possibili rimostranze dei genitori viene sempre opposto un atteggiamento tendente a sminuire che viene solitamente accettato per paura di compromettere il delicato equilibrio dei rapporti tra genitore-scuola-docenti-bambino e di eventuali ripercussioni.
Infine, se davvero la motivazione è forte, un ‘caso’ può arrivare davvero all’opinione pubblica (giornali, ecc…) ma a quel punto inizia il balletto delle responsabilità con una serie di ‘scaricabarile’ tra soggetti coinvolti che lascerà, sostanzialmente, la situazione impunita.

Cosa mangiano, dunque, i nostri bambini nelle scuole? Il quadro è definito dal ministro della Salute Giulia Grillo “Un film dell’orrore”.
Panini contenenti insetti, cibi avariati e cibi scaduti.

Come mangiano i bambini?
In locali in pessime condizioni igieniche e infestati da parassiti vari, addirittura con topi ed escrementi di roditori ben in vista.

E’ una fotografia terrificante quella fornita dal ministro e riguarda molte mense scolastiche italiane: ben una su tre, su un totale di 224 ispezionate, presenta infatti irregolarità e in sette casi le condizioni erano tali da aver reso necessaria la chiusura del servizio.

A portare alla luce questa realtà gravissima, che mette a rischio la salute dei più piccoli, sono stati i carabinieri dei Nas: un’istantanea che il ministro della Salute Giulia Grillo ha definito un vero e proprio “film dell’orrore” e che il titolare dell’Istruzione Marco Bussetti bolla come “intollerabile”.

I dati arrivano dal Comando per la Tutela della Salute Nas che, d’intesa con il ministero della Salute, ha avviato fin dall’inizio dell’anno scolastico un monitoraggio di controllo, tuttora in corso.

Ad oggi, sono state ispezionate 224 mense presenti negli istituti scolastici del territorio nazionale, delle quali 81 hanno evidenziato irregolarità, tra queste 7 presentavano una grave situazione igienico-strutturale e ne è stata disposta la chiusura (si tratta di 3 strutture a Roma, 2 a Livorno, 1 a Pescara e 1 a Lecce).

Alle 81 irregolari sono state contestate 14 violazioni penali, 95 infrazioni amministrative con il deferimento di 15 persone alle Autorità giudiziarie, nonché sanzioni pecuniarie per oltre 576mila euro.

Sequestrate, inoltre, più di 2 tonnellate di alimenti poiché prive di indicazioni di tracciabilità e provenienza dei prodotti, detenute in ambienti e condizioni inadeguati nonché scadute.

A Roma, addirittura, per un istituto scolastico costituto da tre distinti plessi (due materne e una media) è stata disposta la sospensione delle attività didattiche a causa, spiegano i Nas, della “presenza diffusa di animali infestanti ed escrementi di roditori, con interessamento anche delle aree dedicata alla somministrazione dei pasti”.

“Furbi e ‘cucine da incubo’ non possono essere tollerati – afferma Grillo -. Vi sono regole chiare da seguire e tutti i mezzi possibili per garantire tracciabilità e correttezza di conservazione degli alimenti. Per questo non possiamo permettere il menefreghismo di chi stipula contratti ben precisi e poi fa il furbo o peggio. A maggior ragione quando è in gioco la salute dei bambini”.

E “chi ha messo a repentaglio la salute e il benessere dei nostri bimbi – avverte Bussetti su Fb – non deve rimanere impunito”.

Plaude all’operazione dei Nas la Coldiretti: “Ben vengano i controlli per tutelare da furbi e criminali interessati da un business calcolato in 1,3 miliardi di euro, grazie a 380 milioni di pasti l’anno per 2,5 milioni di studenti nella sola refezione della scuola dell’obbligo”.

Il Codacons chiede poi che le mense incriminate restituiscano alle famiglie il costo del servizio e siano indagate per attentato alla salute pubblica.

Intanto, si apre un nuovo fronte: il senatore Achille Totaro (FdI), membro della commissione Sanità, chiederà con un’interrogazione al ministro Grillo chiarimenti in merito ai sei casi di scabbia verificatisi, negli ultimi due mesi, presso la scuola Don Minzoni di Firenze.

Il ritorno di “questa e di altre malattie – afferma – è una cosa gravissima, frutto della solita politica di accoglienza indiscriminata senza i giusti controlli anche sanitari. Questi sono i risultati”.

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