Mafia in Veneto, la presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi è tornata a parlarne in merito, durante l’incontro «Conoscere le mafie, conoscere la legalità», svoltosi ieri a Palazzo Grandi Stazioni di Venezia, in collaborazione con la Regione, l’Anci Veneto e Avviso Pubblico.
«A Venezia e Verona la mafia fa affari» la Bindi ha commentato così, riferendosi in particolar modo agli affari del Tronchetto di Venezia, considerandolo presenze «inquietanti e preoccupanti». Rosy Bindi ha poi parlato della Mala del Brenta e l’esigenza del Veneto di non sottovalutare l’ondata di fenomeni migratori, che non fa altro che aumentare il giro di droga sul quale la mafia si arricchisce.
Il Veneto è a rischio corruzione, ma può fare qualcosa: «La Regione deve attivare i controlli antiriciclaggio previsti dalla legge 48 del 2012» ha consigliato la Bindi. Un decalogo di misure per contrastare il crimine organizzato, mafioso e la corruzione, promuovendo una cultura della legalità e della cittadinanza responsabile.
I prefetti di Venezia e Verona e Claudio Piron del Comitato Avviso Pubblico Nazionale, hanno comunicato che circa 154 comuni della Regione hanno già aderito al progetto, lo scopo è quello di coinvolgere sindaci e cittadini, affinché denuncino le infiltrazioni o i casi sospetti.
Redazione
10/07/2015
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