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Lettere. Salviamo i colombi

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Purtroppo questa Amministrazione non ha più riavviato le Consulte, che servivano – come da Statuto – a valorizzare la partecipazione ed erano uno strumento perlomeno di informazione e confronto.

Abbiamo appreso quindi solo dalla stampa e da alcune segnalazioni che in questi giorni si sta procedendo alla cattura (e conseguente uccisione) di vari esemplari di colombi per un controllo sanitario.

Ne chiederemo, attraverso l’accesso agli atti, il numero e l’esito.

Ricordiamo che, negli anni precedenti, i risultati – avuti dopo varie richieste anche da parte di un legale – fatti esaminare da esperti non solo del nostro mondo associativo, non avevano mostrato alcun aspetto preoccupante. La stessa Ulss veterinaria, a mezzo stampa, aveva rassicurato che non esisteva pericolo sanitario. Nel caso, ben altri sarebbero stati i provvedimenti da prendere.

Ma l’allarme era servito, quale pretesto – assieme a quello ingigantito del danno ai monumenti – per emettere l’ordinanza per indiscriminate e violente catture ed uccisioni (comportanti anche la morte per inedia dei piccoli nei nidi). Una strage eticamente inaccettabile, peraltro costosa, il cui metodo oltretutto non risolve il problema, se non momentaneamente.

Ne era scaturita anche l’eliminazione dei venditori di grano in Piazza San Marco e il divieto generalizzato (esteso perfino agli “altri volatili”) di somministrare cibo; divieto quantomai controverso rispetto alla realtà della città e all’imponente massa turistica.

Più volte abbiamo contrapposto, in alternativa, un piano integrato di interventi non cruenti, facendo presente che il grano antifecondativo era stato somministrato, in maniera lacunosa, frammentaria, per breve periodo, solo nel 1977 (a quel tempo poi era inappettibile) e senza la necessaria collaborazione dei volontari.

Confidiamo che il controllo sanitario di questi giorni non porti ad un nuovo piano di sterminio di questi animali che, oltretutto, hanno uno stretto legame con la città, scelta che andrebbe in contrasto con l’accresciuta sensibilità verso gli animali e la normativa in materia (anche dello stesso Comune).

Venezia, 28 marzo 2018

Cristina Romieri, Gruppo Vegan (Venezia Lido – 340.3623723)
con l’adesione di LAV Venezia, Associazione Dingo, ENPA Ve

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