“Nella Capalbio dei Vip cresce la protesta per il disagio causato dall’invio di ben 56 immigrati”.
Il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, commenta così le notizie che giungono dalla nota località turistica.
“A lungo scelta dall’estabilishment politico culturale di sinistra – continua Ciambetti – finché si trattava di dare lezioni di accoglienza, professori, scrittori, politici di lungocorso, non si tiravano indietro. Adesso che l’immigrato arriva nel salotto buono si accorgono che qualche problema lo crea. In altre parole, finché l’accoglienza la si fa fare agli altri, ai siciliani o a quei leghisti di lombardo-veneti tutto bene, ma nel salotto buono della sinistra no, perbacco”.
Ciambetti prosegue: “Il sindaco di Capalbio ha ragione nel dire che non ha i soldi per dare risposte ai suoi cittadini meno abbienti e che un immigrato costa alla comunità spesso ben più di un nostro anziano. I nostri sindaci lo dicono da anni, ma veniamo dipinti come egoisti. Le nostre località turistiche sono state costrette a dare ospitalità in maniera ben più squilibrata di Capalbio: guardate Tonezza e anche noi, come tanti Vip di Capalbio, abbiamo dubbi su chi si aggiudica le gare per dare ospitalità agli immigrati”.
“Se accade a Capalbio la notizia esplode nei quotidiani nazionali. Da noi è ordinaria amministrazione: ma che sia Nord o Sud – conclude Ciambetti – il problema è lo stesso: il sistema non funziona, stiamo creando una bomba sociale che con la stagnazione economica e un debito pubblico statale sempre più alto è pronta ad esplodere. Per fortuna che a Capalbio se ne sono accorti. Aspettiamo che se ne accorga il governo”.
13/08/2016