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Guardie giurate ai pontili contro le resse

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Guardie giurate a Venezia nei principali pontili di imbarco per prevenire la ressa al momento di salire a bordo.
Si parla di un vigilante ad osservare il rispetto della coda e di comportamenti consoni nei pontili Actv di Piazzale Roma, Ferrovia, San Zaccaria, Fondamente Nove, Santa Maria Elisabetta, Murano Faro, Burano.
La “sicurezza” sorveglierà anche gli imbarchi del ferry al Tronchetto e San Nicolò e persino a Punta Sabbioni.
Ma non si investe solo in “sicurezza”, Actv ha messo in moto molte corse di rinforzo facendo ricorso a ditte private.

L’utenza “viaggiante” pare oggi aver assorbito le modifiche a orari e tratte di quest’anno, anche se le proteste per linee “tagliate” continuano a farsi sentire. Della linea 2 che non arriva a Lido e della linea 8 balneare assente durante la settimana, per fare due esempi, si continua a reclamare la mancanza con numeri che impattano sulle altre linee restanti.
Ma in generale ieri, terzo sabato di weekend da “zona bianca”, è andato tutto bene.
Il ritorno all’80% della capienza ha messo praticamente la parola fine alle discrezionalità su chi poteva o non poteva salire in vaporetto.
Sempre in generale, pare anche che gli orari non siano più molto irregolari.

Schiarite all’orizzonte che assorbono, al momento, i 43mila visitatori arrivati in città ieri, sabato.
Circa metà visitatori erano dalla nostra Regione, e comunque italiani, poi la maggior parte delle presenze è oggi tedesca. Seguono francesi, svizzeri, austriaci, e spagnoli.

Un momento di crisi, in realtà, si è verificato per un reale sovraffollamento in linea 3 nella mattinata. Ciò si è verificato per il fatto che diverse scolaresche si sono riversate a Piazzale Roma con destinazione Murano tutte nello stesso momento.

Schiarite all’orizzonte anche tra sindacati dei dipendenti e Avm/Actv in vista dell’incontro di domani mattina che potrebbe portare ad un progetto condiviso di risanamento a decretare definitivamente la fine delle ostilità.

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3 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Il diritto al lavoro sicuro, stabile, giustamente retribuito è sparito, ma nessuno sembra opporsi. Viene accettato in silenzio il concetto di “invia il curriculum”, di agenzia di sfruttamento chiamata interinale, il conflitto di interessi, il futuro senza pensione, i cinquantenni destinati alla disoccupazione a vita, umiliati da farraginosi colloqui in agenzie interinali. Il tutto col silenzio dei sindacati prima con il Paccheto Treu per il lavoro interinale, poi per il Jobs Act, l’ultima portata del figlio di due genitori arrestati!
    Altro che G7: l’Italia deve solo vergognarsi su come tratta i lavoratori, ovvero, i disoccupati, che possono essere precari di ACTV, così come del Comune, oppure musicisti o attori di teatro che non hanno la fortuna di tanti altri raccomandati dalle Mara Venier di turno…
    Assurdo non riattivare il collegamento linea 2 col Lido! Ecco cosa succede a dipendere tutti dai turisti…!

  2. Il punto cruciale della questione che per interesse o per ignoranza viene raggirato è che le guardie dovrebbero svolgere unicamente servizi di security, chiaramente indicati nella summa della Vigilanza privata col DM 269/10, allegato D, che tra l’altro ordina la sola sicurezza dei beni e non altro.

    Invece, nella ferocia della concorrenza sleale chiamata libero mercato, con la logica di pago uno e prendo due (ma più verosimilmente tre o quattro), e del cliente ha sempre ragione, svendendo tutto anche la professionalità,

    essendo che dove serve la sicurezza c’è sempre qualche altro addetto, la guardia giurata finisce oltre a fornire allora in modo impacciato “sicurezza di mera facciata” (tanto a chi interessa veramente?) fa anche il lavoro dell’altro addetto. Lo sostituisce proprio.

    Serve la guardia dove c’è anche un accertatore? La guardia fa l’accertatore. Serve la guardia dove c’è anche un fattorino o un portiere o un receptionist o un centralinista o un guardasala o un impiegato o addirittura un tutto fare? La guardia fa tutto lei! Serve la guardia dove c’è bisogno anche di un pontoniere? La guardia fa il pontoniere.

    Questo disordine

    (tra l’altro vietato da precisa circolare ministeriale che fa divieto di utilizzare le Guardie Giurate per scopi diversi alla vigilanza: credo e spero non servano spiegazioni sui perché),

    è in genere giustificato dalla discutibile partecipazione a corsi mirati per fare questo o quest’altro,

    addirittura per mettere delle passerelle e paratie per l’acqua-alta altrimenti mansione compiuta da personale di una ditta di facchinaggio (serve aggiungere altro?);

    corsi aziendali pure nel tempo libero delle guardie, puntualmente proposti a suon della solita pacca sulla spalla; ordinati con patetici interpretazioni dei cavilli giuridici degni dell’avvocato Azzeccagarbugli di manzoniana memoria. Poi non importa se la guardia cotanto di pistola, fa il pontoniere e magari manco sa nuotare!

    Per esempio, in alcuni pontili è servita la presenza della Polizia municipale: ma mica gli agenti hanno fatto i pontonieri! Si sono giustamente limitati a vigilare ed eventualmente intervenire nelle situazioni di bisogno o soccorso (security), in disparte, AFFIANCANDO i pontonieri.

    Guardie Giurate: una categoria indispensabile per il Paese bistrattate per convenienza.

  3. Ottima cosa la vigilanza per la sicurezza dei LAVORATORI e dei CITTADINI. Sarebbe cosa giusta rinnovare il contratto integrativo perché le trattative sono un compromesso che porta ad una perdita monetaria per i lavoratori come è stato per i dipendenti comunali e gli ex PRECARI STORICI comunali ora emarginati grazie al Sindaco che calpesta dignità e vita di chi sfortunatamente ha il potere di comandare. Cosa scontata da uno che dice: “sono stato votato, comando io e gli altri devono tacere”. ( Per chi legge festa del Rosario a S. Donà di Piave in compagnia del suo amico Luca Zaia). Nella realtà dei nostri giorni questo è mostruoso, è la sconfitta dei diritti civili ottenuti, il DISPREZZO verso le classi dei lavoratori e cittadini medi diventati poveri. Nessun potere è buono, nessuna assoluzione per chi ha governato VENEZIA prima, almeno non avevano emarginato i cittadini alzando una muraglia con l’Amministrazione e non avevano tagliato i servizi ai cittadini. Non so da dove parta la decisione ma, penalizzare le ISOLE come è stato fatto, più che la città storica è cosa ABERRANTE, segnare chi è più in difficoltà è manifestazione di una DITTATURA feroce, di chi non guarda in faccia nessuno e mi riferisco alla classe dirigente, una macabra strategia. Al sindaco predicatore sulla tutela dei futuro dei giovani, dico che ha già cancellato il loro futuro non consentendo ai loro padri di potergli offrire una preparazione per entrare in competizione con la vita. Il presente ed il futuro non esiste per NESSUNO. Sindaco LUIGI BRUGNARO, le SUE interinali che ormai gestiscono il mondo del lavoro, offrono lavoro a basso compenso condannando al PRECARIATO a vita, NIENTE TFR, niente pensione INPS e, siccome è una catena anche gli avvocati del lavoro saranno alla disoccupazione come spero i sindacati. Una civiltà povera e una civiltà schiava. Al Ministro Renato Brunetta chiedo di mettere occhi sulla graduatoria comunale ancora vigente di 15 emarginati sociali, derisi in Facebook quando ho più volte portato alla luce il problema. Al Presidente del CNEL Luciano TREU chiedo dove sia lo sviluppo economico italiano se l’economia italiana è andata oltre confine e chi vive in Italia non trova lavoro specialmente in una VENEZIA area di crisi industriale complessa. VENEZIA è morta e finita, proprietà del mondo priva di identità e tradizioni, città usata da prostituta che sta’ invecchiando, non invecchia, SPROFONDA, bisogna USARLA più che si può prima che diventi solo un RICORDO

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