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Coronavirus nel Veneziano: una strage. Addio a Lucio Scarpa “Plinio” del Lido

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Coronavirus nel Veneziano: continuano i numeri che rappresentano una vera e propria strage.
Nelle 24 ore che vanno dalle 17 di domenica alle 17 di lunedì sono morte altre 17 persone.
La nostra provincia ha visto 922 persone perdere la vita da inizio pandemia in uno stillicidio continuo che aggiorna in un crescendo quotidiano che pare non avere fine.
Numeri che non erano nemmeno immaginabili nella prima fase sono ormai davanti: la soglia dei 1000 morti, oppure le 400 vittime nel solo mese di dicembre.
Le cifre non sono mai state drammatiche come in questi giorni dall’inizio, cioè da quando abbiamo cominciato a conoscere il virus.
Venezia e provincia hanno 13.487 attualmente positivi, ricoverate ci sono 571 persone e 60 di loro sono in terapia intensiva.
E la giornata di ieri mostra di nuovo numeri preoccupanti in tutti i settori:

482 nuovi contagi, 17 morti e una nuova impennata di ricoveri nelle strutture di Venezia.
Ai “minimalisti” del virus, che magari per coerenza verso i propri convincimenti non osservano completamente tutti i comportamenti precauzionali, tutti raccomandano di ricordare un messaggio drammatico: all’Ospedale dell’Angelo vi è ricoverato un uomo di 35 anni, mentre al Civile di Venezia si trova ricoverato un ragazzo di 22 anni in gravi condizioni che ha addirittura bisogno dalla respirazione assistita.
Ieri l’Ulss 3 Serenissima ha aperto il Padiglione Fassina all’Ospedale di Noale: in poche ore 15 posti letto su 18 sono già stati occupati.
Il Lido di Venezia, tra gli altri, conta un’altra vittima molto conosciuta nella comunità.
Lucio Scarpa “Plinio” aveva 61 anni. Ha sofferto

tutti i passaggi del dramma della malattia: contratto il virus, ha poi avuto bisogno del ricovero in ospedale. Una volta al Civile è stato necessario il trasferimento in Rianimazione, e poi è arrivato un ulteriore trasferimento all’Angelo, ma purtroppo è stato tutto inutile.
Lucio Scarpa “Plinio” è ricordato e compianto dalla famiglia e da tutti gli amici del Lido che lo ricordano come persona generosa e sempre disponibile.
Di professione motoscafista, con la moglie erano titolari del noto bar Canton del Gallo in Gran Viale.
Il 61enne non avrebbe avuto nessuna patologia concomitante, ciò nonostante

dal giorno del suo ricovero, il 3 dicembre, la situazione è precipitata continuamente.
I funerali si terranno mercoledì, alle 15.15, nella chiesa di Sant’Antonio.

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4 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Padova ha avuto il 30% di positivi in più di Venezia ma il 20% in meno di decessi.
    A Padova si cura, a Venezia no!
    Ancora una volta questo conferma che la ulss3 Venezia è inefficiente, e lascia i propri assistiti al loro destino, soprattutto i più fragili e anziani.

  2. Nonostante ciò i bar a Venezia e al Lido, sono pieni di gente assembrata e senza mascherina e nessun controllo da parte di agenti! Come si spiega? La gente non rispetta le regole e pare sia libera do farlo.

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