Coronavirus nel veneziano: anche Venezia riparte, pur con le prescrizioni previste per la ‘Fase 2’, e lo fa sulla base del costante miglioramento dei numeri quotidiani nonostante all’interno degli stessi si trovino sempre motivi di riflessione.
Quello di oggi riguarda il numero dei morti: nel veneziano si contano ben altri sette morti di o con coronavirus. Un record storico, in tutti i sensi: i morti uguagliano i nuovi casi (7).
Effetti ritardatari della pandemia scoppiata quando ancora non erano in vigore precauzioni stringenti o comportamento subdolo di un virus che, nonostante la diminuzione della diffusione, quando colpisce certi soggetti è comunque inesorabile?
Un altro tassello del puzzle lo avremo tra un paio di settimane, quando confronteremo i numeri che sono partiti da ieri, “termine del lockdown” come ha detto il governatore Zaia, a quelli precedenti.
L’ospedale di Noale rimane intanto un caso delicato. Sono oggi 20 gli operatori sanitari contagiati, oltre a una decina di pazienti e al medico ricoverato. In grandi linee un raddoppio dei casi in poche ore.
Il virus c’è ancora, è presente, in ogni caso, e bisogna sempre tenerlo in mente. Il direttore generale della Asl 3 Serenissima, Dal Ben, ha confermato che “gli ospedali sono il luogo meno sicuro e bisogna andarci solo per ottimi motivi. 11 pazienti lunedì mattina si sono presentati ai nostri Pronto soccorso e sono stati trovati positivi al virus durante il pre-triage all’esterno delle strutture”.
Per l’approfondimento statistico: il dieci per cento di chi arriva nei nostri pronto soccorso è positivo al coronavirus. In totale 106 persone si sono presentate nei pronto soccorso dell’Usl 3 lunedì 4 maggio fino a mezzogiorno e di questi ben undici si sono rivelati positivi.
Sempre sul fronte dei numeri, da sottolineare l’aumento di 3 ricoverati in terapia intensiva all’ospedale dell’Angelo di Mestre. Anche l’ospedale di Mirano e quello di Jesolo vedono un nuovo letto di terapia intensiva occupato da ieri.
Ieri sono state anche riaperte anche le strutture sanitarie per le attività sospese a causa del virus. Non si è verificata l’affluenza di massa fortunatamente, segno che chi può preferisce aspettare ancora, ma le procedure non sono ancora chiare come sottolinea Cgil.
La Regione del Veneto aveva dato indicazione che gli utenti con richieste di visite urgenti (poi sospese, quindi ad oggi scadute) avrebbero dovuto andare nuovamente dal proprio medico per una nuova valutazione (e una nuova prescrizione) con priorità aggiornata, ma il sindacato fa presente che dal Cup non sarebbero ancora partite nuove prenotazioni e che le procedure non sono chiare. Per fare un esempio: chi aveva una prestazione ‘non urgente’ e l’ha avuta sospesa dall’azienda per lo stato di emergenza dovrà tornare dal medico per una nuova prescrizione o sarà il Cup a comunicare una nuova data?
I meccanismi andranno oliati. Nel contempo, la rappresentanza sindacale fa presente di enormi problemi del personale pendolare che ora potrebbe non raggiungere l’ospedale o la sede di lavoro sanitaria nei tempi dovuti a causa delle riduzioni di posti a bordo dei mezzi pubblici.
I NUMERI DEL VENEZIANO
Casi positivi totali dall’inizio della pandemia a Venezia e provincia: 2515
Casi positivi totali dall’inizio della pandemia a Venezia e provincia in più o in meno rispetto al giorno precedente: +7
Casi attualmente positivi a Venezia e provincia: 654
Casi attualmente positivi a Venezia e provincia in più o in meno rispetto al giorno precedente: -1
Deceduti totali a Venezia e provincia: 233
Deceduti totali a Venezia e provincia in più o in meno rispetto al giorno precedente: +7
Guariti totali (negativizzati virologici) a Venezia e provincia: 1633
Guariti totali a Venezia e provincia in più o in meno rispetto al giorno precedente: +3
Casi attuali in isolamento domiciliare a Venezia e provincia: 869
Casi attuali in isolamento domiciliare a Venezia e provincia in più o in meno rispetto al giorno precedente: +21
DECEDUTI NEL VENEZIANO
Cinzia Pittarello, 59 anni, di Vigonovo, è deceduta all’ospedale di Padova.
M.L., 85 anni, di Marghera, è deceduta all’ospedale di Dolo.
N.S., 92 anni, di Mestre, è deceduta all’ospedale di Dolo.
A.F., 85 anni, di Marghera, è deceduta all’ospedale di Dolo.
Roberto Bon, ospite della Residenza Venezia di Marghera, è deceduto all’ospedale di Dolo.
Altre due persone di cui non si conoscono le generalità sono spirate all’ospedale di Dolo.
RICOVERI NEL VENEZIANO
Ospedale dell’Angelo di Mestre
Ricoverati in reparti non intensivi: 8
Ricoverati in reparti non intensivi in più o in meno rispetto al giorno precedente: -3
Ricoverati in reparti di malattia intensiva: 6
Ricoverati in reparti di malattia intensiva in più o in meno rispetto al giorno precedente: +3
Ricoverati negativizzati: 10
Ricoverati negativizzati in più o in meno rispetto al giorno precedente (*): 0
Deceduti: 38
Deceduti in più o in meno rispetto al giorno precedente: 0
Dimessi: 78
Dimessi in più o in meno rispetto al giorno precedente: 0
Ospedale Civile di Venezia
Ricoverati in reparti non intensivi: 4
Ricoverati in reparti non intensivi in più o in meno rispetto al giorno precedente: 0
Ricoverati in reparti di malattia intensiva: 0
Ricoverati in reparti di malattia intensiva in più o in meno rispetto al giorno precedente: 0
Ricoverati negativizzati: 4
Ricoverati negativizzati in più o in meno rispetto al giorno precedente (*): 0
Deceduti: 14
Deceduti in più o in meno rispetto al giorno precedente: 0
Dimessi: 27
Dimessi in più o in meno rispetto al giorno precedente: 0
Ospedale di Mirano
Ricoverati in reparti non intensivi: 0
Ricoverati in reparti non intensivi in più o in meno rispetto al giorno precedente: -1
Ricoverati in reparti di malattia intensiva: 1
Ricoverati in reparti di malattia intensiva in più o in meno rispetto al giorno precedente: +1
Ricoverati negativizzati: 1
Ricoverati negativizzati in più o in meno rispetto al giorno precedente (*): 0
Deceduti: 9
Deceduti in più o in meno rispetto al giorno precedente: 0
Dimessi: 9
Dimessi in più o in meno rispetto al giorno precedente: 0
Ospedale di Dolo
Ricoverati in reparti non intensivi: 82
Ricoverati in reparti non intensivi in più o in meno rispetto al giorno precedente: -5
Ricoverati in reparti di malattia intensiva: 6
Ricoverati in reparti di malattia intensiva in più o in meno rispetto al giorno precedente: -3
Ricoverati negativizzati: 22
Ricoverati negativizzati in più o in meno rispetto al giorno precedente (*): -2
Deceduti: 83
Deceduti in più o in meno rispetto al giorno precedente: +6
Dimessi: 95
Dimessi in più o in meno rispetto al giorno precedente: +2
Ospedale di Chioggia
Ricoverati in reparti non intensivi: 0
Ricoverati in reparti non intensivi in più o in meno rispetto al giorno precedente: -1
Ricoverati negativizzati: 0
Ricoverati negativizzati in più o in meno rispetto al giorno precedente (*): 0
Deceduti: 5
Deceduti in più o in meno rispetto al giorno precedente: 0
Ospedale Villa Salus Mestre
Ricoverati in reparti non intensivi: 36
Ricoverati in reparti non intensivi in più o in meno rispetto al giorno precedente: 0
Ricoverati negativizzati: 7
Ricoverati negativizzati in più o in meno rispetto al giorno precedente (*): 0
Deceduti: 8
Deceduti in più o in meno rispetto al giorno precedente: 0
Dimessi: 85
Dimessi in più o in meno rispetto al giorno precedente: 0
Ospedale di Jesolo
Ricoverati in reparti non intensivi: 28
Ricoverati in reparti non intensivi in più o in meno rispetto al giorno precedente: 0
Ricoverati in reparti di malattia intensiva: 5
Ricoverati in reparti di malattia intensiva in più o in meno rispetto al giorno precedente: +1
Ricoverati negativizzati: 19
Ricoverati negativizzati in più o in meno rispetto al giorno precedente (*): +3
Deceduti: 25
Deceduti in più rispetto al giorno precedente: 0
Dimessi: 74
Dimessi in più o in meno rispetto al giorno precedente: 0
(*) Secondo la definizione dell’epidemiologo Pierluigi Lopalco, docente di Igiene all’università di Pisa, è ipotizzato che il Sars-Cov2 si comporti come gli altri virus e dunque un soggetto che sia stato infettato rimanga, una volta guarito, in qualche modo protetto sviluppando una forma di immunità. Sui tempi di durata dell’immunizzazione, al momento, non vi è certezza scientifica. Il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Istituto Galeazzi di Milano, ha spiegato che alcune patologie infettive danno immunità a vita, altre, come la Sars, hanno una copertura di circa un anno.
(**) Dal 17 aprile la Regione del Veneto comunica un solo aggiornamento quotidiano anziché due come in precedenza. Dal 28 aprile i bollettini tornano ad essere due, uno delle 8 del mattino e uno delle 17. Ciò potrebbe causare modeste discrepanze a causa del confronto con altre notizie più o meno aggiornate.
(***) Il bollettino ufficiale di riferimento è di lunedì 4 maggio.