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Coronavirus nel veneziano, aggiornamento dati di sabato sera

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Coronavirus nel veneziano, aggiornamento: gli ultimi dati

Coronavirus nel veneziano: lentamente ma costantemente si abbassano i numeri dei ricoverati acuti. Da 66 di venerdì a 52 di sabato nelle terapie intensive: non si tratta della fine dell’emergenza, ma di una stabilizzazione della sua escalation sì. Si osserva che i letti, purtroppo, si liberano anche per i decessi che fino a l’altro ieri si sono verificati con una certa frequenza, ma il dato buono è che non vengono subito immediatamente occupati nuovamente.

Riflettendo la situazione nazionale, restano abbastanza costanti i nuovi contagi, nella maggior parte dei casi seguiti e curati al proprio domicilio: “solo” 36 nuovi positivi. Da leggere con speranza, se mai si può usare un’espressione del genere, il numero dei deceduti: c’è stato un solo morto, si è verificato all’ospedale Civile di Venezia.

Ricoveri in controtendenza, però, nei reparti “non-acuti”: 286 le persone degenti nel veneziano ieri, sabato, (11 in più rispetto al giorno prima) mentre erano 278 una settimana fa, il 27 marzo.

Il coronavirus nel Veneziano ha prodotto 1.379 casi di positività, includendo 96 decessi e i guariti.

L’elenco spaventoso degli ultimi decessi pubblicato ieri (10 morti nel veneziano per coronavirus), in una settimana in cui i decessi erano mediamente 5 per giornata, potrebbe essere interpretato come ‘colpo di coda’ di una fase calante della sua perniciosità: ieri un solo decesso, registrato a Venezia.

Gino Zennaro, 84 anni, residente a Venezia centro storico, è mancato all’ospedale Civile.

La situazione in Veneto Orientale (Ulss 4) è ancora di massima attenzione. Potrebbe essere verosimile che le ondate di propagazione del virus fossero arrivate con qualche giorno di ritardo rispetto alla zona di competenza dell’Ulss 3 Serenissima, pertanto un risvolto positivo si potrebbe avere nelle prossime ore.

Sono 400 i contagiati nel Veneto orientale, con una media di una ventina di nuovi casi al giorno. San Donà mostra l’aumento più alto con 4-5 nuovi casi in media al giorno, aumentano però i dimessi da Jesolo. 18 finora i deceduti.

Sempre, ancora, in tutti gli ambienti e a tutti i livelli, viene ribadita l’importanza di seguire sempre più rigidamente le regole di prevenzione che stanno mostrando in questi giorni i primissimi segni di efficacia. Per questo suscitano frequenti reazioni contrastanti sui social le immagini che vengono postate di assembramenti di persone che girano per strada o si approssimano alle bancherelle dei mercati all’aperto.

Piazza delle Erbe, a Padova, ha destato una aspra discussione che è arrivata addirittura a discutere con perizia degli scatti della gente giorni fa, ma molto hanno fatto discutere le immagini del ‘mercatino’ del Lido di Venezia, così come quelle di Ruga dello Spezier, a Rialto, dove ieri sono state registrate centinaia di persone in coda per i banchi di frutta, verdura e pesce.

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  1. Noi anziani e che viviamo da soli, siamo solamente aiutati da badanti. A loro bisognerebbe dare la medaglia d’oro !!! Il servizio medico domiciliare del distretto 1 Osp. GBGiustianian non manda a domicilio medici, quindi siamo completamente abbandonati se accusiamo disturbi. Se necessitiamo di una visita specialistica urgente si dovrebbe essere per quanto ho scritto sopra, dirottati all”Osp. Civile di Venezia e per quanto ho sentito se ci facciamo portare ci tengono in quarantena. Quindi per non essere messi in quarantena, rimaniamo a casa con le nostre patologie che si aggravano sempre di più e senza assistenza medica.

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