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Veneziani riuniti in comitato contro schiamazzi notturni “Delusi dalla nuova Ordinanza”. Lettere al giornale

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Buongiorno, siamo un gruppo di cittadini residenti a Venezia in numerose zone della città e ci stiamo costituendo in Comitato perché danneggiati dalla presenza di locali nei pressi delle nostre abitazioni.
Stiamo raccogliendo adesioni da diverse zone, non solo da quelle contenute nell’ordinanza “anti-movida”, perché non condividiamo i suoi contenuti.
Riteniamo che i cittadini vadano ascoltati al pari delle categorie e per questo abbiamo inviato una lettera agli assessori Costalonga e Pesce, che alleghiamo.
Restiamo a disposizione, cordiali saluti
Comitato promotore Danni da Movida Venezia

Gentile assessore Sebastiano Costalonga
Gentile assessora Elisabetta Pesce
Siamo un gruppo di cittadini che abitano nelle vicinanze di locali, non solo nelle zone della cosiddetta movida veneziana ma anche in altre parti della città dove la presenza di esercizi pubblici aperti fino a tardi generano disturbo e danni alla normale esistenza dei cittadini.

Usiamo la parola “danni” non casualmente dato che stiamo valutando la possibilità, alla luce della recente sentenza della Cassazione, di seguire anche noi la via legale per ottenere quella giustizia che ci viene negata per via amministrativa.
Ci riferiamo alla gestione ordinaria dei controlli, alle “falle” nei regolamenti esistenti, alle continue aperture di nuovi locali nonostante le restrizioni in apparenza decise da questa amministrazione.
Da ultimo ci riteniamo del tutto insoddisfatti per non dire delusi dall’ordinanza appena emessa.

Intanto perché è temporanea e riguarda alcune zone soltanto della città ma esclude tutte le altre.
Ma soprattutto siamo delusi per i limiti fissati che accolgono in sostanza le richieste degli esercenti penalizzando la vita delle persone. La chiusura alle 2 significa che fino a quell’ora nessuno nelle vicinanze può riposare, per i rumori – vociare, ridere – degli avventori presenti all’esterno (che nessun vigilantes riesce a evitare) e per quelli dell’esercizio stesso. A cominciare dal riordino del locale, con trascinamento di sedie e tavolini, chiusura di serrande, bottiglie che sbattono, ecc.

Non comprendiamo come si possa obbligare le persone normali, che al mattino vanno a lavorare o a scuola (quindi famiglie, bambini e ragazzi, non solo anziani), a rimanere sveglie fino alle 2 in nome del “divertimento”. Questo lo consideriamo un danno oggettivo nei nostri confronti.
Per questo chiediamo di essere ascoltati e consultati al pari delle categorie.

In sintesi:
– Chiediamo che, rispetto al limite fissato dalla presente ordinanza, venga anticipato l’orario di chiusura dei locali.

– Chiediamo che al più presto venga elaborato un regolamento completo, che riguardi l’intero comune e che prima di redigerlo vengano ascoltati anche i gruppi di cittadini e non solo Confesercenti.

– Chiediamo che venga finalmente individuata una zona del divertimento in zona decentrata, lontana dalle abitazioni, dove organizzare qualcosa di più costruttivo delle semplici “bevute al bar”

– Chiediamo che vengano destinati più controlli con più pattuglie disponibili per garantire il rispetto delle pur insufficienti regole che esistono.

– Chiediamo che nel regolamento sia ampliata la distanza dei plateatici garantita verso le abitazioni con una fascia di rispetto maggiore dell’attuale

– Chiediamo che venga normata in modo definitivo la questione del consumo al di fuori dei locali e dei plateatici (distanza dal locale, uso dei bicchieri, orario in cui questo è consentito)

Ma chiediamo soprattutto di essere ascoltati e di essere considerati dei portatori di interessi al pari delle categorie. Se Venezia è ancora una città lo si deve a chi ci abita. Non certo a chi la sfrutta.

Cittadini danneggiati dalla presenza di locali in diverse parti della città

(lettera firmata)

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33 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Emilio Fede direbbe ” CHE FIGURA DI M****A” , il TAR ha accolto il ricorso dei proprietari di V:V rendendo del tutto inutile il tentativo di porre rimedio al caos nelle ore notturne ( dopo le 23 ), quindi ai residenti non resta altro da fare se non comprarsi dei tappi per poter dormire.
    Vorrei sapere ma da chi è composto il TAR ? sarebbe troppo chiedere di avere in alcuni casi persone che conoscono la città ? certo loro leggono le carte, ma a volte le carte sono servite da mazzieri che sanno bluffare. All’Assessore altro non resta che chiedere un’ordinanza più severa e sperare di trovare più cittadini che lo sostengano. Shylock the first

  2. La gente deve lavorare; è questo il mantra che ispira questa amministrazione, perché la gente che lavora guadagna e porta voti. Il residente che vorrebbe vivere in centro storico non porta voti o ne porta pochi. Non importa quale sia il prezzo da pagare, la gente deve lavorare a qualunque costo.
    Dunque controlli inesistenti sul moto ondoso, perché tassisti, gran turismo e trasportatori più corrono e più guadagnano.
    Controlli inesistenti su plateatici, perché più tavoli, portano più guadagno, anche se in certi posti si fa fatica a passare;
    Controlli inesistenti su orari di chiusura e limitazioni del rumore, perché più stanno aperti più guadagnano;
    Nessuna limitazione ai flussi turistici perché più turisti ci sono, più la gente che lavora con il turismo guadagna.
    I residenti che vorrebbero vivere nella loro città in maniera dignitosa sono solo un problema.

  3. Shylock the first 31/07/2023 At 09:23

    Penso sia abbastanza ridicolo che i proprietari del V.V. vogliano passare dalla parte della ragione, forse non hanno ben capito che nessuno ha niente contro chi beve un bicchiere di vino seduto all’aperto in buona compagnia, il problema è che il tutto nelle nostre città, dove ci sono regole e regolamenti per tutto, lo si può fare fino alle ore 23, questo è sancito dalle Leggi dello Stato Italiano valide su tutto il territorio nazionale, isole comprese, dopo le ore 23 diventano schiamazzi notturni, e sono punibili dalla legge. Ora visto che non si vogliono multare i clienti, giusto sarebbe multare i titolari delle attività ma visto che le multe sono inferiori agli incassi, meglio farebbe l’amministrazione comunale a ritirare la licenza dopo 3 violazioni del regolamento, quindi chiusura definitiva del locale, dopo un paio di chiusure definitive vedrete che tutti rispetteranno le regole, certo che se ci sono le associazioni di categoria che li difendono diventa tutto più complicato, la sola ragione di tanto potere è il numero di voti che riescono a muovere per far eleggere il sindaco e gli assessori, purtroppo. Shylock the first

    • Giancarlo, mi trova dalla sua parte, io avrei una soluzione, considerare una sorta di reddito di residenzialità, da versare mensilmente sul IBAN dei cittadini che non sono coinvolti in queste attività, penso che un bel mille euro a famiglia a pochi residenti rimasti metterebbero tutti d’accordo, anche la signora Maria che abita in calle dei Preti e crede di non vivere di turismo. Sono sicuro che non ci sarebbero più problemi, ne buttano via tanti di soldi per il futile usino i soldi del PNRR per il Reddito di Residenza Stabile a Venezia. Se non ci sono soldi lo paghino le categorie che Lei ha elencato comprese le Associazioni di categoria. Shylock the first

  4. Troppo facile chiudere chi non fa parte dell’associazione: tutti vendono alcolici ai minori, e quando dico tutti vuol proprio dire tutti.
    Sorpresi a vendere alcolici ai minori. A Venezia i vigili chiudono due attività
    Revocate le licenze a due venditori di kebab. Musica alta e orari sforati: multati quattro locali, di cui due in campo Bella Vienna
    Mi rivolgo al commentatore che si firma GIgi, noi siamo arrivati alla nostra età, lei non so se avrà questa fortuna, se si, spero diventi sordo così non avrà rompimenti di c******i Shylock the first

    • Già le licenze sono state ritirate a due venditori di kebab, scommetto turchi o stranieri e nessun provvedimento contro gli esercizi ‘nostrani’ a conduzione locale…

  5. Un’economia fondata sui “baretti”!
    Quando al barista sotto casa ho chiesto di abbassare il volume della musica mi ha risposto che lui “fa il caz*o che vuole”.

    Co fermo può fare il cazzo che vuole, questa è Venezia.

    Benvenga il comitato

    Ben venga il comitato

  6. Guardate è molto semplice.
    Abbiamo eletto al comune degli esercenti.
    La prossima volta non lo facciamo.
    Sono altresì sicuro che verrà ritirata questo inverno con la scusa “abbiamo sbagliato, scusate scusate scusate non lo facciamo più”.
    Poi, la delibera è fatta approsta per far pagare i danni al prossimo consiglio comunale, così viene commissariato per fallimento;
    In quel caso, sarà sempre possibile far pagare io danni materiali ai firmatari.

    • Anche al Lido c’è la movida e mi spiace deludere coloro che sostengono che occorrono regolamenti più ‘laschi’ per soddisfare i turisti. Nel caso del chiosco vicino a casa nostra gli avventori sono tutti veneziani, quasi nessun turista, tutti giovani che arrivano con barchini da Venezia o altre isole, o in auto e moto da altri quartieri ‘tranquilli’ per non disturbare i bravi genitori. E quando vengono (non prima delle 23:00/ 23:30, dopo che i locali ‘per bene’ chiudono) non si limitano a bere e fumare canne , ma urlano, pisciano e defecano per strada, ed insultano chi li riprende. Purtroppo trattandosi di un esercizio ‘stagionale’ non vi è modo di attivarsi, perché ora che tutte le procedure sono espletate per eventuali verifiche e contestazioni, il chiosco chiude e resti con le ‘mani vuote’ . E l’anno dopo, tutto ricomincia daccapo da marzo ad ottobre…

      • Sottoscrivo tutto (da abitante del Lido tormentato ogni sera dalla “festicciola” di turno che mai finisce prima delle 2 di notte con strascico di giovani ubriachi e vocianti). La concentrazione di locali è tale che se anche qualcuno non fa baccano ci pensa qualcuno degli altri. Si daranno il turno? A proposito, anche qualche sera fa vedo passare sul lungomare un’auto della polizia locale verso le 11,30 ma alle 1 di notte la musica non era cambiata ne diminuita.

      • Hai pienamente ragione questa amministrazione sta facendo un massacro territoriale su tt dai diritti sacrosanti di vivere nella propria casa in tranquillità e poter uscire nella sua città camminare su tt le nostre calli fondamento senza dover aspettare che chi è seduto x farci passare andate avanti.

  7. Veramente una cosa vergognosa! Si tiene conto solo degli esercenti, titolari di bar e ristoranti e si ignora il residente.. chiusura alle 2! Ma siamo fuori?? Brugnaro , evidentemente,vive non in vicinanza di locali chiassosi e se ne frega altamente. inoltre chi controllerà che la gente che staziona fuori non schiamazzi o, semplicemente parli ad alta voce? Nessuno, naturalmente. i vigili no e i dipendenti del locale se ne sbatteranno altamente..bravi,continuate così!

    • Gli esercenti “fanno quello che vogliono” perché purtroppo c’è tolleranza totale. I politici responsabili chiusi nei loro gusci, fanno spallucce. Ci vorrebbero amministratori coraggiosi e con le p..le che li chiamino a rapporto con la minaccia di chiusura del locale e troncare loro un po’ le “alette di boria”. Brugnaro ….sveglia!!!!

      • cerco di interpretare per quello che capisco e mi domando anchio: ho lavorato una vita, tirato su due figli, pagato le bollette , l’affitto e tutte le spese lavorando duramente e vivendo duramente. Non ho debiti ma non ho niente, Come fa un ragazzo straniero che arriva qua dopo 2-3 anni a spendere 200, 300 e persino 500 mila euro per rilevare una licenza, aprire un bar un ristorante…?

  8. E da tanto tempo che mando foto mail al comune polizia urbana x segnalare la calle dove abito ” un gabinetto cielo aperto”
    Pensate sia cambiato qualcosa? Un’indecenza.
    Abito da piu di 40 anni,c’erano osterie ma una cosa simile mai vista. Direi…sempre peggio

  9. Prime multe serali per gli orari ridotti, parliamo alle due del mattino, questi si fanno le canne prima di fare le leggi, nel mentre la gente che abita sopra e in parte deve adeguarsi alle loro follie, è ora che i cittadini inizino a ribellarsi con tutti i mezzi, secchiate di acqua sulle loro teste tutte le sere dopo le 23, e se vi multano chiamateci andremo tutti insieme dall’assessore per difendere i nostri diritti, forse ha ragione chi scrive che c’è un conflitto d’interessi nel ruolo che ricopre. Shylock the first

  10. Che vergogna di articolo… già bastava Brugalbero ad uccidere venezia coi suoi hotel in qualsiasi angolo di Venezia, adesso ci si mettono pure i pochi veneziani rimasti, che oltre a farsi la guerra tra di loro adesso si riuniscono a fare i paladini del nulla e a trasformare Venezia in una casa di riposo che chiuda alle 20..

  11. Concordo pienamente con quanto rivendicato, che, a mio avviso, rappresenta solo una parte di ciò di cui avrebbe bisogno la città per ritornare ad essere una città, con residenti, e non quel parco “divertimenti” esente da qualsiasi regola di civiltà, in cui i residenti paiono essere solo un ostacolo.
    Sarei disponibile a secondare qualsiasi iniziativa tenti di dare voce a chi la vive e vorrebbe continuare a farlo, anche se, in quanto residente stremata, sono assai poco ottimista.

  12. Era ora che vi svegliaste! Si agisca contro chi ha firmato l’ordinanza che lede la salute psichica e fisiologica per la mancanza delle ore di sonno che il fisico umano necessità. Per il profitto dei gestori, “can no magna can”, che poi sono gli stessi politici (?), fanno ammalare i pochi residenti rimasti e poi ci prendono in giro quando blaterano che nessuno vuole venire ad abitare a Venezia perché è cara. Intanto chiudono le scuole materne ed elementari per aprire UNIVERSITÀ. È un insulto all’intelligenza. CI GIUDICHERANNO I BAMBINI DI 20 ANNI, I FIGLI DI PAPÀ CHE A VENEZIA POSSONO SPENDERE. È dal dopoguerra che ci stanno sbattendo fuori dalla città, loro sono il carro vincente e di strategie ne hanno sfornate che basta. Come la strategia dei candidati sindaci, sanno già chi vince la partita. Finitela con la farsa pro residenzialità. Veneziani, andare sul sito del Comune e leggete una delibera, di sicuro non capite nulla e come voi neanche chi eleggete, le può capire solo un legislatore ed un giurista. È una guerra che non si combatte in Consiglio comunale né regionale perché si sa bene che non fanno passare nessuna proposta che si presenti. Non ho mai visto un governo né nazionale, né regionale, né comunale che abbia lavorato per il bene dei cittadini, l’Italia intera è stata svenduta e con essa le nostre radici. I nostri nonni e padri hanno combattuto per lo Stato che ha distrutto la nostra terra e la nostra cultura. Ci hanno distrutto tutto, pure l’identità italiana, “DIVIDI ET IMPERA”. Adesso arrivano pure medici stranieri che nulla conoscono di noi mentre i nostri bravi medici se ne devono andare lontano dai loro affetti. Il carrozzone và avanti da sé con le regine, i suoi fanti ed i suoi re mentre il popolo sta col c….per terra. Giro giro tondo quanto mi fa’ schifo sto mondo.

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