A partecipare, negli ultimi 6 mesi, 306 aziende associate a Confartigianato Venezia (intervistate quelle con botteghe nel centro storico lagunare e isole) che oltre a fornire dati interessanti per una lettura approfondita del fenomeno hanno elaborato una serie di suggerimenti e consigli per una miglior strategia nella gestione dei flussi veneziani.
Agli artigiani sono stati posti 5 quesiti:
1) Ritiene che la pressione turistica a Venezia sia eccessiva?
A questa domanda 234 persone hanno dichiarato Sì (il 77%) e 70 hanno dichiarato No (il 23%)
2) In quali mesi risulta più concentrata la pressione turistica?
Il 28,73% ha risposto “Agosto”, il 25,73% ha detto “Luglio”, il 17,53% ha dichiarato “Giugno”.
3) Pensa che il numero dei turisti “escursionisti” debba essere ridotto?
A questa domanda 210 artigiani hanno risposto Sì (il 69%) e 93 hanno risposto No (il 31%)
4) Pensa che Venezia debba avere un numero “chiuso” di visitatori “escursionisti”?
A questa domanda 181 artigiani hanno risposto Sì (59%) e 125 hanno risposto No (41%)
5) Ritiene che l’attuale assetto del turismo abbia effetti positivi sulla sua attività?
A questa domanda 190 artigiani hanno risposto No (63%) e 112 hanno risposto Sì (37%)
Si conferma la precedente analisi di Confartigianato Venezia: gli artigiani veneziani chiedono un numero chiuso per i turisti escursionisti che non portano introiti e guadagno alle loro attività ed anzi, si conferma il trend che il turismo di massa sia inversamente proporzionale alle attività di qualità, in quanto più la città è sovraffollata da visitatori “mordi e fuggi” più il settore degli acquisti si rivela di bassa o bassissima qualità. Mentre una certa tipologia di turismo facoltoso sembra sempre più allontanarsi dalla città preda del sovraffollamento turistico.
Agli artigiani è stato inoltre chiesto di esprimere un parere sugli accessi
preferenziali ai pontili Actv, 124 hanno espresso parere positivo (41%), 62
parere negativo (20%) e 117 parere indifferente (39%)
I suggerimenti forniti dagli intervistati sono stati raccolti e selezionati da Confartigianato Venezia con l’obiettivo di essere sottoposti al Comune.
“Per risolvere la problematica della gestione dei flussi “il tempo è scaduto da tempo” – ha dichiarato il segretario di Confartigianato Venezia *Gianni De Checchi* – la tematiche è stata affrontata con un ritardo gigantesco e colpevole da parte delle varie amministrazioni, bisogna dar atto a questa giunta di essersi interessata al problema con coraggio ma ha scelto una strada lunga e tortuosa, auspichiamo che dopo le lunghe analisi arrivino anche delle decisioni urgenti”.
“A Murano si sta riproponendo lo “schema Venezia” – ha concluso De Checchi – e sta accadendo quanto era successo una trentina d’anni fa nella città d’acqua, le attività produttive di un settore in difficoltà stanno lasciando il posto ad alberghi e attività turistiche. Occorre quindi un’urgente inversione di tendenza da parte delle amministrazioni.”
21/10/2016