Susanna Lazzarini, la donna che ha confessato lo strangolamento avvenuto a Mestre a fine dicembre di un’anziana, Francesca Vianello, per un prestito in denaro da spendere per il Natale, ha confessato a sorpresa oggi un secondo delitto.
La Lazzarini – secondo quanto riferisce la squadra mobile di Venezia – ha detto di aver ucciso Lida Taffi Pamio (nella foto sopra), un’altra anziana morta in modo cruento in un omicidio che aveva scosso tutta la comunità di Mestre sul finire del 2012.
Per l’assassinio di Lida Taffi Pamio era stata arrestata, con condanna in primo grado di 24 anni, una infermiera sua vicina di casa, Monica Busetto che si era sempre proclamata innocente.
Susanna Lazzarini, conosciuta come Milly, 52 anni, di Mestre (qui a fianco, a sinistra),
ha quindi confessato alla Procura di Venezia il secondo delitto, quello del 2012 ai danni di Lida Taffi Pamio, avvenuto anch’esso a ridosso della vigilia di Natale. Entrambe le anziane avevano 87 anni.
Secondo fonti della Procura, il movente del delitto della prima anziana resta al momento sconosciuto (mentre per quello di Francesco Vianello era stato il denaro, 100 euro, come ammesso dall’assassina) ma è probabile che le circostanze portino a un unico percorso legato all’indigenza in cui viveva Milly, vedova e con due figli. Determinante per l’accusa anche il riscontro sui dati raccolti in corso di indagine, che hanno fatto trovare il dna di Milly nell’abitazione della Pamio.
La Corte d’Assise d’Appello di Venezia, appena avuta la notizia della nuova confessione, ha predisposto la scarcerazione con obbligo di dimora e di firma per l’infermiera Monica Busetto che era stata condannata in primo grado a 24 anni di carcere per l’omicidio della signora Pamio.
Susanna Lazzarini, invece, si trova già in carcere in attesa di giudizio per l’omicidio commesso nel dicembre scorso ai danni dell’87enne Francesca Vianello (nella foto piccola, a destra).
La Procura di Venezia continua con le indagini, ed ora la vicenda approda nelle mani della Corte
d’Assise d’Appello. L’infermiera (nella foto sotto) ha presentato infatti ricorso in secondo grado continuando a proclamarsi innocente.
Monica Manin
02/03/2016
(cod omicidime)