Blitz dei carabinieri in due abitazioni a Treviso, arrestati due spacciatori. Tra i loro clienti anche veneziani.
Quando i militari hanno perquisito la prima abitazione hanno trovato più confezioni di cocaina chiuse con nastri colorati per distinguerne il peso e mazzette di soldi sparsi per una somma totale di quasi 10mila euro.
I militari durante le perquisizioni hanno trovato anche del mannitolo, un lassativo che viene utilizzato dagli spacciatori per tagliare la droga e aumentarne il peso.
Ieri mattina, 31 luglio 2020, alle 4 i militari hanno fatto irruzione in assetto antisommossa e con le unità cinofile in due abitazioni, la prima a Treviso e la secondo nel Comune di Quinto, nella stessa provincia, cogliendo di sorpresa gli spacciatori che in quel momento stavano dormendo.
Per due uomini di nazionalità nigeriana, di 34 e 22 anni, sono scattate le manette per la detenzione di stupefacente ai fini di spaccio.
La piazza della compravendita di cocaina era a Quinto di Treviso, dove si rifornivano clienti trevigiani, ma anche veneziani. Consumatori di varie età, tra loro anche giovani che partivano dalla terraferma veneziana e dalla provincia del capoluogo lagunare per acquistare le dosi di cocaina.
Il viavai sospetto a Quinto non è però sfuggito agli occhi dei carabinieri che sono risaliti ai due stranieri.
I militari hanno sfondato la porta delle abitazioni dei due spacciatori: nella casa di Treviso, dove è stato arrestato il 34enne, i carabinieri hanno trovato circa un etto di cocaina suddivisa tra ovuli e un “sasso”, oltre a un bilancino e quasi 10 mila euro in contanti, suddivisi in più mazzette, ritenuti proventi dell’attività dello spaccio.
Sempre qui sono state trovate delle dosi di cocaina già confezionate con nastri di colori diversi per distinguerne il peso: nastro azzurro per un grammo di stupefacente, nastro rosa per una dose da 0,70 grammi e nastro bianco per una da 0,50 grammi. E il mannitolo per tagliare la sostanza stupefacente.
Nell’abitazione di Quinto i carabinieri hanno trovato ancora droga, dosi di cocaina e marijuana.
Giorgia Pradolin