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Chiusure di pasqua, ecco tutte le regole. Intanto il Veneto torna arancione

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Chiusure di Pasqua, regole da rispettare, controlli, cose permesse e cose no: parte la stretta di Pasqua, nella speranza che sia l’ultima, e ci sono regole da conoscere. Intanto la buona notizia è che il Veneto e le Marche tornano arancioni (ovviamente dopo i giorni “rossi” di Pasqua). Complessivamente, però, nove regioni restano in rosso almeno per un’altra settimana.
La mappa di colori e relative misure divide l’Italia quasi perfettamente in due, con Veneto, Marche e la provincia di Trento che si aggiungono alle regioni arancioni, mentre altre nove restano in zona rossa almeno per un’altra settimana.

CHIUSURE DI PASQUA, ECCO LE REGOLE


Nei giorni di 3, 4 e 5 aprile il nuovo decreto prevede che l’Italia sia tutta in zona rossa, come a Natale. Ecco le regole previste nei tre giorni di festività di Pasqua:
ATTIVITÀ MOTORIA E SPORT
Non si può circolare neanche all’interno del proprio Comune. E’ invece sempre possibile svolgere attività motoria, ma solo in prossimità della propria abitazione, e attività sportiva all’aperto in forma individuale.
VISITE AD AMICI
Nonostante in generale sia vietato nelle zone rosse, nel weekend di Pasqua è consentito andare a trovare parenti o amici una volta al giorno e in massimo due persone (oltre ai minori di 14 anni conviventi).
SECONDE CASE
E’ possibile raggiungere le seconde case, a patto che non ci siano però ordinanze dei presidenti di Regione che impongono regole più restrittive: Campania, Puglia e Liguria hanno posto il divieto di accesso alle seconde case per residenti e non residenti. Per quest’ultima ‘categoria’ il divieto è imposto anche in Piemonte, Valle d’Aosta, Alto Adige, Trentino, Toscana, Marche, Calabria e Sardegna. E nell’Isola – così come in Sicilia – si entra solo con tampone negativo effettuato 48 ore prima dell’arrivo.

STRETTA DI PASQUA, COSA SI PUO’ E NON SI PUO’ FARE: CI SONO I CONTROLLI


Il Paese, fino al 5 aprile, è pronto ad attraversare la parentesi della ‘stretta di Pasqua’, una sorta di lockdown più morbido affinché siano limitati spostamenti e assembramenti durante le festività.
In questi tre giorni è vietata la mobilità anche nel proprio Comune, se non per attività motoria vicino a casa o per andare a trovare parenti o amici in massimo di due persone (i minori di 14 anni conviventi non si considerano nel conteggio).
E’ per questo che, grazie al lavoro di 70mila uomini delle forze dell’ordine in campo previsti, saranno intensificati controlli e posti di blocco in arterie stradali, parchi e spiagge.
Alcune regioni, inoltre, hanno autonomamente aumentato i livelli del “rigore”, come si può leggere più sotto.

REGIONI, COLORI E REGOLE


In generale, Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Puglia, Valle d’Aosta e Campania dovranno ancora aspettare il monitoraggio della prossima settimana prima di poter sperare nell’eventuale uscita dalla zona rossa.
Veneto, Marche e la provincia di Trento sono invece state promosse in arancione, con l’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, che entrerà in vigore da martedì prossimo.
Lo stesso colore è stato confermato per Lazio, Abruzzo, Liguria, Basilicata, Sicilia, Molise, Sardegna, Umbria e la provincia autonoma di Bolzano.
Prima di ogni cosa però c’è il week end di Pasqua e Pasquetta, tutto in rosso con regole ancora più severe in alcuni territori: Campania, Puglia e Liguria hanno posto il divieto di accesso alle seconde case per residenti e non residenti. Per quest’ultima ‘categoria’ il divieto è imposto anche in Piemonte, Valle d’Aosta, Alto Adige, Trentino, Toscana, Marche, Calabria e Sardegna. E nell’Isola – così come in Sicilia – si entra solo con tampone negativo effettuato 48 ore prima dell’arrivo.
In Piemonte i supermercati saranno chiusi, così come tutti i negozi n Toscana (deroghe per edicole, farmacie e consegne a domicilio) mentre in Sicilia i supermarket potrebbero restare chiusi il 4 e 5 aprile nonostante non ci sia un’ordinanza che lo disponga, bensì per effetto dello sciopero dei lavoratori della grande distribuzione.
Sul litorale romano le forze dell’ordine e volontari – a Fiumicino anche con l’ausilio di un drone – saranno in campo per controllare vie di accesso agli arenili, eventuali situazioni di assembramento, rispetto delle misure anti Covid, e controlleranno anche esercizi, spiagge, pinete e parchi pubblici. Stesse misure nel territorio di Catanzaro, dove saranno chiusi lungomare e pinete e dove sarà anche vietato il passeggio, lo stazionamento e le attività motorie. Aree verdi chiuse anche a Pescara, Matera e in diverse città della Toscana mentre la Liguria ha vietato i rientri nelle seconde case e l’utilizzo delle barche a Pasqua. E in Sardegna – tra le regioni con il dato epidemiologico tra i più bassi – entra in zona rossa Pula, nota località turistica del sud ovest. Ora, a causa dell’impennata dei contagi nel territorio, i Comuni sardi in lockdown sono 13.
Diverse città blindate in Toscana: a Capalbio l’accesso agli arenili sarà interdetto su tutto il territorio, verrà posta attenzione alle seconde case, sarà vietato recarsi sul litorale e, per questo, saranno bloccati gli ingressi alle spiagge. A Massa fino al 7 aprile sarà vietato l’ingresso anche ai parchi pubblici, al pontile e alle spiagge. A Campobasso, in Molise, i controlli saranno potenziati soprattutto nelle zone dove di solito c’è maggiore flusso turistico e in quelle solitamente interessate da numerosi rientri da fuori regione per le festività. Anche nella Repubblica di San Marino – in linea con i provvedimenti adottati in Italia – è stata estesa la possibilità – il 3, il 4 e 5 aprile – di compiere visite in abitazioni che si trovano nelle regioni limitrofe al monte Titano: Emilia-Romagna e Marche.

CONTROLLI DI PASQUA


Previsti dispositivi interforze impegnati da sabato a lunedì di Pasquetta su tutta la zona rossa nazionale.
Controlli rafforzati, inoltre, sul litorale romano. Da Ostia a Fiumicino, da Fregene sino a Passoscuro ed oltre, polizia di stato, carabinieri, capitaneria di porto di Roma, guardia di finanza, polizia locale e volontari saranno in campo per controllare vie di accesso, eventuali situazioni di assembramento, rispetto delle misure anti Covid, ma anche esercizi, spiagge, pinete e parchi pubblici che, nel caso del comune di Fiumicino, saranno di nuovo chiusi per i tre giorni su ordinanza del sindaco Esterino Montino.
La polizia locale di Fiumicino avrà in campo domenica e lunedì, in particolare, 10 pattuglie per turno con l’ausilio di un drone della protezione civile e di un centinaio di volontari dispiegati su tutta linea di costa da nord a sud. Sotto osservazione anche la possibilità di raggiungere nel modo corretto le seconde case.
Sul territorio nazionale le forze dell’ordine, che saranno in campo con 70 mila unità, dovranno presidiare le aree urbane più esposte al rischio di assembramenti, parchi, litorali, arterie stradali e autostradali, stazioni, porti e aeroporti. Un monitoraggio “rigoroso” ma equilibrato – come l’ha definito il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese – per verificare il rispetto delle norme anti-covid che da sabato a lunedì vietano gli spostamenti anche nel proprio comune, se non per andare a trovare parenti o amici in massimo di due persone, con minori di 14 anni conviventi.

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