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Ater, Cgil: “Bene nuovi parametri, ma ora altre modifiche: specificità veneziana, canoni, ecc”

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Aumenti e rilasci degli alloggi Ater, il Prof. Mozzato scrive alle autorità

Lettere al giornale.

Le mobilitazioni per rivedere la legge regionale sull’edilizia abitativa (Ater-Erp) messe in campo dalla Cgil nei mesi scorsi assieme alle altre sigle a tutti i livelli ed ai movimenti cittadini stanno portando i loro frutti.

Il Consiglio regionale ha approvato delle modifiche importanti, come l’innalzamento del tetto Isee per il mantenimento dell’alloggio ed altri elementi di attenzione per le situazioni con presenza di particolari fragilità nei nuclei familiari, come anziani e disabili.

Quello che serve ora, dichiara Daniele Giordano della Segreteria Cgil Veneziana, è intervenire sul regolamento, le cui modifiche verranno discusse domani 5 dicembre in occasione della riunione della commissione consiliare competente.

Vanno tenuti maggiormente in considerazione i nuclei familiari con più difficoltà, anche economica, attraverso l’intervento del fondo di solidarietà Vanno rivisti i metodi di calcolo del canone di locazione, che prendano in considerazione anche la situazione reale degli immobili.

Vanno introdotte specifiche franchigie sul patrimonio complessivo dei nuclei familiari; deve essere garantita la sostenibilità del canone, superando l’incidenza degli oneri indiretti, tenendo conto del peso delle spese condominiali e prevedendo un tetto massimo e un’adeguata progressività degli eventuali aumenti.

Nelle procedure di mobilità vanno introdotte tutele certe per garantire che i nuclei familiari con anziani, disabili e persone non autosufficienti non possano essere sradicati dal loro contesto di vita sociale e territoriale.

Ovviamente – aggiunge Giordano – le modifiche a legge e regolamento non sono sufficienti se non saranno accompagnate da un serio piano di investimenti edilizi pubblici in grado di soddisfare la pesante domanda di alloggi che grava sul nostro territorio.

In un periodo storico in cui la Città sta mutando profondamente il suo tessuto abitativo trasformandosi di fatto in albergo diffuso riteniamo fondamentale un intervento che vada a recuperare tutti quei edifici ora inagibili, tale da rilanciare la residenzialità.

Va riconosciuta la specificità veneziana per evitare lo spopolamento definitivo della città storica.

Se non verranno attuate le modifiche – conclude – siamo pronti a riattivare la mobilitazione attraverso nuove forme di lotta.

(per approfondire: Ater Venezia)

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