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Caos crociere: annunciata Trieste ma si vende “Venezia a settembre”. Eventuali rimborsi con voucher

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Crociere, si va verso il 'SI'. Costa Deliziosa il 15 agosto a San Basilio

La ripartenza di Costa Crociere non avverrà il 15 agosto – come inizialmente previsto – ma sarà posticipato di altre tre settimane. E mentre i quotidiani annunciano che la compagnia lascerà Venezia per abbracciare Trieste, gli arrivi in Laguna della “Deliziosa” il 5, il 12, il 19 e il 26 settembre sono confermati dal sito ufficiale, che fino a ieri continuava a vendere quattro partenze dallo scalo veneziano il 22, 23, 29 e 30 agosto.

Sono stati giorni roventi per il mondo delle crociere: il Dpcm che ne autorizzava il riavvio era inizialmente atteso per il 31 luglio ma, a causa delle incognite sul coronavirus è stato posticipato e infine approvato il 7 agosto. Nel frattempo si sono susseguite indiscrezioni, conferme e smentite, culminate con la scelta di Msc di sospendere Venezia preferendole Trieste; ma la Costa Crociere, che inizialmente pareva confermata in Marittima – o al massimo a Marghera – non aveva ancora sciolto le riserve.

Proprio ieri “Il Piccolo” di Trieste aveva annunciato che la città giuliana sarebbe stata scelta come “scalo di partenza sia da Msc che da Costa Crociere per la stagione post-Covid” precisando che Costa avrebbe “sciolto la riserva ieri”, abbandonando di conseguenza il porto di Venezia.

La notizia, rilanciata anche dall’ANSA, spiega che la “Deliziosa” “è attesa al molo Bersaglieri per il fine settimana del 4-6 settembre, subito dopo ‘Magnifica Msc’”. “Il Secolo XIX” si era spinto oltre, scrivendo che la compagnia “ha previsto di partire gradualmente con le proprie partenze dai porti italiani il 6 settembre 2020”, indicando come prima nave a salpare “la ‘Costa Deliziosa’, che offrirà ogni settimana crociere da Trieste alla scoperta delle destinazioni più belle della Grecia”.
Anche il sito di Costa Crociere riporta la dicitura “ripartiremo con le nostre crociere il 6 settembre”, ma cliccando “per maggiori informazioni” si legge: “a causa del protrarsi della situazione di emergenza legata alla pandemia globale di Covid-19, e con l’ulteriore introduzione di misure di contenimento (quali chiusure porti e restrizioni alla circolazione delle persone che non consentono di fatto di operare), Costa Crociere ha deciso di estendere la sospensione volontaria delle sue crociere fino al 21 agosto”.

Cancellate, quindi, le tratte di sabato 15 e domenica 16 – delle quali era sparito ogni riferimento.
Ma fino a ieri le altre quattro navi di agosto “in partenza da Venezia” erano ancora prenotabili: i pacchetti della “Deliziosa” del 22 e del 29 si potevano acquistare a 1.293 e a 1.898 euro per persona, mentre quelli per la “Luminosa” del 23 e del 30 erano proposti a 1.319 e a 1.998 euro, specificando che “le date indicate si intendono confermate previa estensione dell’emergenza sanitaria”.

Le quattro crociere sono state rimosse oggi, sebbene il sito ufficiale continui a vendere “Venezia” con la “Deliziosa” del 5 settembre (un giorno prima della ripartenza ufficiale) e i successivi passaggi del 12, 19 e 26 – disponibili rispettivamente a 1.124, 1.124, 1.124 e 1.059 euro.

Per chiunque abbia prenotato le tratte non più in calendario Costa Crociere promette “un voucher equivalente a quanto incassato dalla Compagnia, quale forma di maggiore garanzia per i viaggiatori”. Il buono sarà spendibile entro 12 mesi dal giorno della sua emissione per una nuova crociera in partenza entro il 30/11/2021 e offrirà “un credito extra da spendere a bordo del valore di 100 euro per persona” se verrà utilizzato entro il 30 agosto.

Chi non volesse avvalersi di un nuovo viaggio potrà ottenere il rimborso della spesa effettuata non prima di 18 mesi dalla prenotazione, “come stabilito dal decreto legge del 2 marzo 2020 che disciplina le misure relative al rimborso di titoli di viaggio e pacchetti turistici”.

In attesa di aggiornamenti dal sito ufficiale, quindi, la situazione resta tutt’altro che definita.

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La discussione è aperta: una persona ha già commentato

  1. Secondo me, io penso che: non si possono mettere sui piatti della bilancia l’occupazione da una parte e la salute e l’inquinamento dall’altra.
    Ammesso che non diventino dei vivai di Covid 19 come accade in giro per il mondo (a mio avviso infatti, prenotare una crociera ora ci vuole davvero tanto coraggio…), si deve scegliere: o le navi si ridimensionano, non inquinano più e non passano davanti a San Marco, o i soldi che si investono per il Porto e relative infrastrutture dell’indotto potranno servire a pagare gli stipendi ai lavoratori fino alla pensione (e credo ne avanzino pure…)
    Il Veneto era una regione che viveva con l’agricoltura e la pesca, dove il lavoro e il pane non sono mai mancati.
    Poi l’era industriale, con distruzione dell’ambiente e inquinamento dell’aria e dell’acqua della laguna, fanghi tossici, diossina, fosfo-gessi, cloruro di vinile monomero, l’amianto, i tamponi falsificati e il duro lavoro di operai morti poi in modo atroce di tumori e malattie varie derivate dall’industria.
    Poi le crociere, con inquinamento dell’aria, rumori, campi elettromagnetici, erosione dei fondali e della morfologia della laguna, lavori talvolta mal pagati, precari e senza garanzie, cassa integrazione ecc., e alla fine decine di infettati da corona virus a bordo delle navi trasformate in un lazzareto. Non è che forse sia il caso di tornare alle origini e all’agricoltura (come spesso fanno anche molti laureati che sfruttano gli studi fatti per migliorare le proprie aziende agricole), senza malattie, tumori, e assembramenti con contagio del virus?
    Io in questo periodo quasi quasi ci scommetterei…: il cibo serve sempre e a tutti, specie con la crisi…

    Di certo chi è abituato a far soldi a palate sudando pochetto, o a guadagnare stipendi d’oro con cariche di prestigio e relativo indotto, sarà leggermente in difficoltà.
    Ma sopravvivrà…

    Prof. Fabio Mozzatto
    Venezia

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