Aspettando il Dpcm – atteso per il weekend – che regolerà fiere, discoteche e navi da crociera, alcune indiscrezioni unite alle dichiarazioni del premier sembrano preannunciare la scelta del governo di autorizzare la crocieristica.
Dopo la riunione di ieri, infatti, il comitato tecnico scientifico avrebbe dato il via libera al protocollo sanitario che il Mit, insieme alle compagnie e alla Capinateria di porto, aveva messo a punto per la ripartenza della crociere.
“TheMediTelegraph” ha parlato di “via libera del governo” annunciando che “lo scoglio più difficile è stato superato: domani (oggi) toccherà alla Conferenza Stato Regioni, poi sarà il Dpcm a stabilire la data della ripartenza che verosimilmente arriverà contemporaneamente all’approvazione”.
“ShipMag” ha aggiunto che “la riunione è durata diverse ore e l’ok alle crociere non era scontato. Anzi, voci contrastanti si sono rincorse per tutto il giorno, ma alla fine il governo ha dato il via libera, come confermano diverse fonti di settore”.
Se il provvedimento sarà emanato entro l’8 agosto, le navi potrebbero salpare già da subito. Un’eventualità che non troverebbe impreparate le compagnie, che già da settimane allestiscono le loro navi vendendo online i pacchetti-viaggio.
Come è emerso dai protocolli pubblicati lunedì, mentre Msc avrebbe “rinunciato” a Venezia (nonostante il sito della compagnia continui a indicarla come porto di partenza di tredici navi), Costa inaugurerebbe la stagione crocieristica proprio a Venezia, il 15 agosto, con “Costa Deliziosa”. Le ipotesi di spostarsi a Marghera o Trieste rimangono per il momento non confermate.
Ha concluso “TheMediTelegraph”: “Decisivo per il parere positivo il lavoro del ministero guidato dalla De Micheli, come raccontano diverse fonti”.
Ma l’ufficialità sul ritorno delle crociere arriverà solo con il Dpcm, previsto per il 7 o l’8 agosto, sebbene il presidente del Consiglio Giuseppe Conte abbia già espresso il suo parere favorevole: “le navi da crociera devono ricominciare a viaggiare – ha dichiarato ieri al “Corriere” – perché il turismo è un pezzo fondamentale della nostra economia. Sin dall’inizio di questa emergenza ho seguito un percorso all’insegna della cautela, ma anche di misure proporzionate a quanto stava accadendo. Sono convinto che questo governo abbia agito bene e dunque non cambio idea. Per questo dico che adesso è arrivato il momento di non pensare a nuove restrizioni, ma di sostenere una effettiva ripartenza. E se tutti rispetteremo quelle regole ormai minime, ma necessarie, di protezione, insieme riusciremo davvero a tornare alla normalità”.
La sola incognita è legata a un eventuale picco dei contagi nelle 24/48 ore che precederanno il decreto, ma il premier si è detto ottimista:
“Mi sono sempre confrontato con ministri e scienziati – ha concluso – e ora ho la percezione che se concederemo qualche apertura faremo bene”.