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Cagliari – Venezia 1-1, Arancioneroverdi salvi al 92′

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Un lampo di Busio. E il Venezia che riacciuffa nel recupero una partita che sembrava ormai persa.
Uno a uno alla Domus di Cagliari.
Per la squadra di Mazzarri un pari che sa di beffa dopo che i rossoblu avevano difeso bene, senza rischiare più di tanto, il vantaggio nel primo tempo di Keita.
Per i nostri un secondo pareggio consecutivo che significa continuità dopo l’altro uno a uno col Torino.
I ragazzi di Zanetti sono stati bravi a mantenersi lucidi nell’unica occasione capitata nel finale.

Per il resto il Venezia ha rischiato di farsi catturare dalla trappola di Mazzarri.
L’eroe del giorno è il giovane americano Busio, al primo gol in A.
Aveva qualcosa da rimproverarsi il 19enne per la palla persa a centrocampo in occasione del gol rossoblu. Ma poi si è rifatto: si è smarcato bene quando ha visto Heymans scendere sulla destra.
Freddo poi nella conclusione finale deviata dal braccio di Caceres.
A Mazzarri è crollato il mondo. Forse hanno pesato due fattori: il Cagliari non ha chiuso la partita quando il Venezia era un po’ giù. E forse è sembrata mancare anche la benzina: poca reattività nell’azione gol del Venezia, praticamente in contropiede.

Zanetti a Cagliari con un 4-3-3 “prudente”: Aramu parte quasi tra le linee ma aiuta più l’attacco (Okereke e Johnsen molto larghi) che il centrocampo.
Anche il 3-5-2 di Mazzarri è col freno a mano perché Lykogiannis spesso fa il quarto in difesa.
Squadra che cercano di capire una come gioca l’altra.
Poi, all’improvviso, il gol del Cagliari: palla rubata da Marin, corsa centrale di Nandez e poi scarico a destra su Caceres.
Cross morbido dell’Uruguay e Keita, con la difesa aperta, colpisce di testa quasi da solo e segna.
È la prima volta che nella gestione Mazzarri il Cagliari sblocca il risultato.

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Il Venezia ha un’occasione subito per rimettere le cose a posto con Johnsen (parata di Cragno su tiro ravvicinato da posizione angolata), ma per il resto il Cagliari sembra tenere la situazione sotto controllo.
È Strootman dettare i tempi da centrale.
Ma la strategia del Cagliari è quella di tenere le posizioni e provare a ripartire con gli strappi di Marin e Nandez.
In uno di questi il rumeno prende il palo su tiro da fuori dopo una volata di venti-trenta metri.
Zanetti prova a cambiare qualcosa per svegliare la sua squadra e butta dentro Crnigoj e Henry.
In effetti il Venezia sembra un po’ più convinto e pimpante rispetto al primo tempo.
E il Cagliari invece sembra correre un po’ di meno.


 

Il risultato sono sue buone chance (Johnsen ed Henry) nei primi cinque minuti.
Anche se poi il Cagliari è pericolo con Keita al 9′ che non arriva per un millesimo su una palla di Nandez.
Poi la partita che vuole il Cagliari: difesa bloccata, centrocampo diga e Pavoletti (subentrato a Keita) davanti ad arpionare palloni.
Il Venezia sembra bloccato nella tela del ragno. Ma all’ultimo si libera, scappa e fa gol.
Il Cagliari rimane al penultimo posto.
La sosta ora regala un po’ di riposo.

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