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“Assembramenti? Siamo pagliacci”. Lettere al giornale

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Gentile cronista, invio questo mio pensiero che è più che altro una constatazione.
Grazie per un’eventuale pubblicazione.
(NB: l’inquadratura dell’immagine di repertorio è casuale. Non deve intendersi correlata alla segnalazione. ndr)

“Assembramenti? Siamo pagliacci”.
Ma di cosa stiamo parlando?
Io ogni giorno diligentemente mi sorbisco un’ora di Zaia che (diciamolo!) non ha mai preso provvedimenti severi per arginare l’epidemia e si limita a fare la ramanzina come se parlasse ai bambini quando si fa un tono un po’ più serio.
Poi metto in pratica tutte le avvertenze, cerco di stare attenta e mi scontro con chi ha orientamenti più libertini.
Ma conta qualcosa?
Ma ha visto il presidente cosa c’è per le strade?
Ha qualcuno che lo informa veramente a parte i numeri?
Situazione di ieri sera in via Garibaldi

(Sestiere di Castello, centro storico), a Venezia.
Sono le 19: la maggior parte dei locali ha chiuso alle 18 mentre gli altri attenzione attenzione:
stanno facendo ancora più soldi con gli irriducibili dello spritz e delle ombre che si sono raggruppati tutti fuori da due o tre locali.
Ma lasciate i bar aperti a sto punto, ci sarà meno assembramento.
Così e’ una vera e propria presa per i fondelli: all’interno un paio di persone stanno facendo finta di riordinare, riorganizzare, fare le pulizie (ma dopo un’ora sono esattamente allo stesso punto), fuori coppie e gruppi sorseggiano beatamente senza mascherine in piedi come niente fosse anche appoggiati alle vetrine.
Intanto le bibite e i clienti continuano a fare dentro e fuori con i bicchieri in mano.
Ma dove volete che andiamo se si parla si parla ma non ci sono controlli?
Ma siamo veramente preoccupati per l’economia indotta degli spritz dalle 18 in poi? Per questo non facciamo niente?
Ma se io fossi in una delle altre attività che hanno perso clienti o che hanno dovuto tenere chiuso andrei a prenderli a pugni!
Tutti col bicchiere in mano fuori dalla porta del bar.
Una vera e propria presa per il c…
E volete sapere la cosa più triste: molti dei clienti sono donne.
Ma non avete una famiglia, una casa, da stirare, da fare?
No? Meglio per voi, guardatevi la D’Urso (ma anche un TG).
Tutto questo mentre mi sorbisco quasi un’ora di coda per entrare alla Coop dove le entrate sono contingentate e dove le farmacie e gli altri negozi hanno la coda fuori perché può entrare una persona alla volta.
Ma dove volete che andiamo a finire? Siamo pagliacci.
E’ tutta una presa per il c…

(Non mi firmo perché sono residente e non voglio storie)

(foto di archivio: via garibaldi in orario serale / datazione: novembre 2020 prima delle ore 18 / credits: lavocedivenezia.it / articolo: “Assembramenti? Siamo pagliacci”. Lettere al giornale / cat.: covid, coronavirus, assembramenti, venezia / 02/12/2020)

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3 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Ha ragione Signora, per le strade non c’è il ben che minimo controllo da parte delle forze dell’ordine o dei vigili.
    Durante la prima ondata, il Veneto ed il suo popolo si è dimostrato essere una (forse la) miglior regione al mondo per ave contrastato la pandemia. Poi ci fu la lotta interna tra il bravissimo Crisanti (consulente esterno) ed i dirigenti della Regione, Russo in testa. Come accade in tutte le realtà aziendali abbiamo dovuto assistere alla lotta alla propria poltrona della Russo, che non essendo all’altezza di Crisanti, è riuscita a farlo fuori dai giochi.
    E’ sotto gli occhi di tutti, il fallimento del tracciamento dei contagi in Veneto, quale è la strategia di prevenzione della Russo? Scrivere forse che il Vento ha più positivi perchè fa più tamponi (rapidi)? E come spiega l’altissimo numero di decessi, oggi più che in tutte le altre regioni italiane?
    E’ inammissibile tutto ciò:
    ricordo che al 1 Giugno (fine della prima ondata) si sono avuti circa 2000 decessi, al 1 Dicembre 4000. Ma non eravamo preparati? La banca del plasma che fine ha fatto?
    Aumentando (unici in Italia) il numero delle terapie intensive, il Veneto è sempre rimasto in zona gialla e quindi non ha fatto nulla per contrastare la circolazione del virus. Teniamo aperto, come fecero i bergamaschi a Marzo e Aprile, e facciamo scomparire la generazione di chi ha combattuto per la nostra libertà.
    Vergogna!
    Una curiosità: il reparto Covid all’Ospedale Civile di Venezia è ancora situato in Geriatria?
    E’ successo a Marzo, ed ancora a Settembre…

  2. Per la Coop può prenotare l’ingresso sul sito all.coop/codacasa. Ottimo. Per il resto ha perfettamente ragione, dovrebbero ammalarsi tutti quelli che non hanno senso civico.

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