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Zuffa tra ragazzi alla festa patronale di Spinea per uno sguardo di troppo

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Zuffa tra ragazzi alla festa patronale di Spinea per uno sguardo di troppo

Zuffa tra ragazzi alla festa patronale di Spinea, diventata alla fine un vero e proprio pestaggio tra ragazzi. Identificati e denunciati i quattro aggressori mentre restano a terra alla fine “del match” due giovani del Bangladesh.

Fortunatamente è costante e fattivo il controllo del territorio da parte dei militari della Compagnia Carabinieri di Mestre con un potenziamento della presenza sul territorio, sia nel centro storico che nelle piazze della terraferma metropolitana.

Mercoledì sera la piazza di Spinea dove è in corso la festa patronale è stato il ring virtuale dove si sono affrontate due fazioni distinte di ragazzi che se le sono date di santa ragione, a quanto pare per poco più di uno sguardo di troppo.

Ad avere la peggio, due ragazzi originari del Bangladesh che rimangono a terra e vengono soccorsi dal personale medico per traumi e fratture guaribili in qualche decina di giorni.

I Carabinieri della Stazione di Spinea, dopo il primo intervento e calmati gli animi tra il legittimo sgomento delle persone presenti, avviano le indagini per ricostruire cosa fosse successo.

L’iniziale riluttanza degli aggrediti nell’agevolare le indagini, ritrosia dovuta allo shock dell’aggressione subita pochi minuti prima, non ha ostacolato il certosino lavoro di ricostruzione dei fatti che ha occupato l’intera giornata degli investigatori.

Immediatamente si è iniziato ad indagare nell’ambito di frizioni e ruggini tra gruppi di giovani di estrazione sociale diversa, divisi tra “autoctoni” e “foresti” ma senza connotazioni razziali precise, per cercare di ottenere quante più informazioni possibile.

L’impegno profuso raccoglieva però il plauso delle famiglie e dei ragazzi, i quali si facevano avanti nel raccontare i fatti.

Dopo lunghe ore di colloqui e intreccio di informazioni, apprese a spezzoni dai vari testimoni, si riusciva nella tarda serata di ieri a ricostruire la vicenda.

Sembra sia bastato uno sguardo di troppo, forse male interpretato, a far scattare l’aggressione di violenza inaudita da parte di quattro ragazzi, di cui uno addirittura minorenne, tutti residenti a Spinea (ma uno di origini senegalesi a testimonianza del fatto che l’odio razziale pare centrare poco), nei confronti di altrettanti giovani accomunati dalla provenienza, Bangladesh, ma anche loro del posto.

Gli aggressori, identificati e messi alle strette venivano denunciati in stato di libertà per lesioni personali e violenza privata aggravate ed in concorso.

I servizi di prevenzione e di contrasto ai reati sul territorio proseguiranno nei prossimi giorni in tutto il comprensorio mestrino.

La notizia non appare al momento avere alcuna correlazione con i fatti di epoche recenti che raccontavano violenze di baby gang a Mestre, Marghera e nel territorio.

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